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La siepe di viburno lucido può essere messa a dimora in qualsiasi momento dell'anno. La terra ideale per questa tipologia di arbusti è soffice e ben drenata: per questo, prima di procedere alla piantumazione è opportuno miscelare al terreno una buona quantità di sabbia. Il viburno lucido attecchisce bene anche sui terreni argillosi, purché privi di ristagni idrici nocivi: in tutti i tipi di terreno, infatti, la condizione indispensabile per garantire a questo arbusto una vita lunga e salubre consiste nell'assicurargli un drenaggio ottimale che eviti l'insorgenza di patologie fungine. A causa della loro crescita rapida e rigogliosa è necessario collocare le piantine a distanza di almeno 60 cm le une dalle altre. I giovani arbusti si acquistano generalmente in vivaio dove, fino al momento della vendita, vengono regolarmente potati: per questa ragione non è necessario procedere alla potatura nel periodo immediatamente successivo all'impianto. In questa fase, invece, è molto importante irrigare abbondantemente il terreno.
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La siepe di viburno lucido richiede una manutenzione semplice ma regolare. Il terreno deve essere concimato due volte all'anno, a marzo e nel mese di agosto: il prodotto ideale da usare è un concime organico a lento rilascio. L'irrigazione deve essere molto abbondante subito dopo la piantumazione, per ridursi a una sola innaffiatura settimanale quando gli arbusti sono adulti. La potatura va effettuata con frequenza variabile a seconda delle dimensioni della siepe: per le piante alte cinque metri può bastare una sola potatura annuale, mentre le siepi di due metri di altezza devono essere potate due volte all'anno. E' importante non superare questa frequenza, perchè le potature eccessive possono arrestare in modo definitivo la fioritura. Questo arbusto resiste molto bene al calore e alla siccità, e non teme l'esposizione al sole diretto.
La siepe di viburno lucido è generalmente molto resistente ai parassiti e sopravvive anche in condizioni climatiche ed ambientali avverse; tuttavia, in caso di forte umidità del terreno, possono verificarsi ristagni idrici nocivi per le radici. L'eccessivo contatto con l'acqua, infatti, espone questa tipologia di arbusti all'insorgenza di patologie fungine come il cosiddetto "marciume basale". Il marciume basale si manifesta con la comparsa di vaste aree brune sulle foglie e determina un progressivo deperimento di tutta la parte aerea della siepe. La lotta a questa malattia prevede un'accurata sterilizzazione del terreno ed un'estirpazione di tutte le sezioni infette; è poi fondamentale procedere ad una scrupolosa profilassi attraverso la disinfezione degli strumenti di lavoro ed un corretto sistema di drenaggio del suolo.
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