Si tratta di una soluzione che, in alcuni casi, può presentare al suo interno una buona quantità di saccarosio e può vantare una concentrazione pari ad una percentuale almeno del 45%.
Una delle principali caratteristiche dello sciroppo è quella di avere un gusto estremamente dolce, che è favorito dalla presenza e dall'utilizzo di differenti polioli (come ad esempio il glicerolo, il mannitolo o il sorbitolo) o anche impiegando dei dolcificanti.
Nella maggior parte dei casi, all'interno degli sciroppi si possono trovare delle componenti aromatiche o svolgono un'attività aromatizzante.
Tra le principali caratteristiche degli sciroppi troviamo il fatto di poter essere prodotti in tre diverse tipologie: si tratta delle soluzioni, ... continua
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All'interno della scatole contenente lo sciroppo, la dose si può somministrare grazie ad un piccolo cucchiaino o un accessorio tale da permettere una corretta misurazione del quantitativo che deve essere assunto giornalmente.
Nella maggior parte dei casi, appunto, questo strumento è rappresentato da un cucchiaino che viene impiegato per dei volumi pari a 5 millilitri o multipli.
Nel momento in cui si provvede all'assunzione dello sciroppo e, in modo particolare, durante la deglutizione, è bene evidenziare come solo una minima parte di tale composto che viene effettivamente disciolto giunge fino alle papille gustative.
La parte rimanente (e anche quella che rappresenta la percentuale più elevata del prodotto) non viene a contatto con le papille gustative e, proprio per tale ragione, non viene considerato dai nostri sensi.
Nel momento in cui si provvede all'assunzione di quei particolari sciroppi che vengono definiti antitussivi, la densità di tale composto permette anche di favorire lo svolgimento di una migliore attività demulcente nei confronti dei tessuti che sono stati colpiti da uno stato di irritazione all'interno della gola.
Dalla Farmacopea italiana sono giunte, inoltre, alcune particolari indicazioni e prescrizioni circa il corretto utilizzo dello sciroppo: la concentrazione al suo interno deve essere pari ad una percentuale del 66,5% p/p (in pratica, il rapporto che intercorre tra saccarosio e acqua depurata deve essere di 665 grammi a 335 grammi).
Le più importanti caratteristiche che connotano uno sciroppo sono rappresentate dalla viscosità e dal peso specifico.
Lo sciroppo semplice si caratterizza per denotare un ottimo livello di resistenza nei confronti dello sviluppo dei microbi anche per via della limitata quantità di acqua che trova a disposizione.
Questa soluzione farmaceutica va sempre conservata all'interno di un luogo in cui sia protetto da tutti i possibili sbalzi di temperatura, che potrebbero provocare una rapida cristallizzazione dello zucchero che si trova al suo interno.
In diverse occasioni, si può anche provvedere alla preparazione di qualche sciroppo: è necessario, però, seguire alcune semplici regole per ottenere degli ottimi risultati.
La prima cosa da fare per quanto riguarda la preparazione di uno sciroppo semplice è quella di far riscaldare, all'interno di un comune pentolino, un buon quantitativo di acqua depurata, per un periodo di almeno venti minuti, fino a quando non arriva a bollire.
Conservando una temperatura pari a circa ottanta gradi centigradi, provvediamo all'aggiunta del saccarosio, cercando anche di mescolare ed agitare nel migliore dei modi per permettere una migliore diluizione dello zucchero.
A questo punto, provvediamo tranquillamente a mischiare il composto, in maniera tale da renderlo più omogeneo e, inoltre, organizziamo il filtraggio, quando lo sciroppo è ancora caldo, servendosi di un imbuto rivestito impiegando una garza.
A questo punto mischiamo ancora e portiamo a peso l'acqua depurata che si è provveduto a far bollire in precedenza per circa venti minuti, senza farla riscaldare esageratamente: il motivo è piuttosto semplice, dal momento che il saccarosio rientra nella categoria dei disaccaridi e può essere facilmente idrolizzato.
E' importante che la conservazione degli sciroppi avvenga sempre all'interno di contenitori che siano chiusi ottimamente, mantenuti in un luogo che abbia una temperatura normale e, nel caso in cui venga prescritto ed indicato, conservati anche in un luogo al buio.
Per via della possibile presenza di componenti terpenici, in particolar modo all'interno degli sciroppi in cui sono racchiusi degli oli essenziali, la luce e l'ossigeno sono elementi che provocano delle reazioni di autossidazione piuttosto pericolose.
Per tutti quegli sciroppi che si presentano nella forma di emulsioni o di sospensioni, invece, troverete sempre sull'etichetta o, in ogni caso, sul recipiente, una particolare indicazione che reca la scritta di provvedere ad agitare il prodotto prima di impiegarlo.
Lo sciroppo semplice viene impiegato per la realizzazione di diversi tipi di farmaci, come gli antitussivi, i lassativi, gli amari e i chemioterapici.