Anche se posto su una superficie generalmente più piccola del giardino, l’orto in terrazzo necessita di un’accurata progettazione. Su questa superficie bisogna anzitutto individuare le zone più soleggiate e all’ombra, in modo da scegliere le verdure e gli ortaggi da coltivare. Allo stesso tempo bisogna stabilire anche il numero di specie da coltivare e i relativi contenitori. Il numero di piante da coltivare sul terrazzo dipende dal peso delle stesse, dal peso e dalle dimensioni del contenitore e dal peso complessivo della superficie del terrazzo. Conoscere il peso massimo che il terrazzo può sopportare evita anche il rischio di sovraccaricarlo con contenitori troppo pesanti che possono causare persino dei crolli. Il peso massimo che il terrazzo può sopportare viene detto “portata”. Di solito, un terrazzo sopporta un carico di trecento chili al metro quadro. Nella scelta dei vasi e delle piante da coltivare si dovrà , quindi , fare attenzione a non superare la portata massima per ogni metro quadro di spazio disponibile. In un terrazzo da sei metri quadri, calcolando il rapporto appena indicato, la portata massima dell’orto dovrà essere di 1800 chili. Se il terrazzo sorge su un condominio bisogna anche chiedere il parere dei vicini. Questi ultimi, in genere, non hanno alcun motivo di impedire la creazione di un orto sul terrazzo. Vasi e piante, infatti, non sono rumorosi e non danno fastidio a nessuno. L’unico problema dell’orto sul terrazzo è l’impianto di irrigazione. Ecco perché durante la progettazione dell’orto bisogna scegliere quello più efficace e meno dannoso per i vicini. Impianti con getti d’acqua eccessivi e violenti possono, infatti, bagnare il terrazzo o il balcone dei condomini creando dei fastidiosi problemi di vicinato. Per non creare fastidio, meglio coltivare le piante su angoli che siano lontani dalla terrazzo o dal balcone del vicino. In tal modo si crea anche meno dispersione di acqua sui balconi altrui.
Sul terrazzo o sul balcone, le piante vanno necessariamente coltivate in vaso o su contenitori adatti. La scelta deve quindi andare su vasi e contenitori con materiali drenanti e in grado di assorbire gli eccessi di acqua e umidità. I migliori in tal senso sono i vasi in terracotta, materiale con elevate proprietà drenanti e assorbenti. L’unico svantaggio dei vasi in terracotta, specie di quelli con grandi dimensioni, è che sono molto pesanti e difficili da spostare da una zona all’altra del terrazzo. In alternativa si possono usare i vasi o i contenitori in geotessuto, materiale ecologico e altamente innovativo che consente di coltivare numerose specie di piante. I contenitori in geotessuto sono formati da diverse celle in cui si possono mettere a dimora specifiche piante. Il geotessuto è inoltre molto assorbente e drenante e per questo utile a impedire o evitare gli eccessi di umidità e i ristagni idrici. Con i contenitori in geotessuto si può anche realizzare il cosiddetto orto “ a quadretti”. All’interno delle singole celle del contenitore, infatti, si possono coltivare ortaggi, verdure, piante aromatiche, kiwi, lamponi, more senza spine ed ortaggi da spalliera come piselli, fagioli e fagiolini. Per una coltivazione ottimale, i vasi devono avere dimensioni adatte all’apparato radicale della pianta coltivata. Per lattughe e altre verdure a foglia verde, i vasi devono avere una profondità di circa venticinque centimetri, mentre zucchine, pomodori, melanzane e cocomeri, che sono piante di dimensioni maggiori, devono essere coltivate in vasi profondi almeno quarantacinque centimetri. Stesse profondità anche per i contenitori a quadretti. Questi ultimi devono anche avere la capienza adatta ad accogliere un numero maggiore di piante da orto. In commercio si trovano contenitori da 550 litri, lunghi e larghi centoventi centimetri, e contenitori da 145 litri, lunghi centoventi centimetri e larghi trenta. Questi ultimi sono adatti alla coltivazione di fagioli, fagiolini e piselli. Per la forma dei contenitori, meglio preferire quella quadrata, più adatta alla coltivazione degli ortaggi.
Anche le gli ortaggi sul terrazzo vanno debitamente e regolarmente irrigati. Le annaffiature devono essere più abbondanti e frequenti in estate, più rade, invece, in autunno e in inverno. Sul terrazzo, inoltre, l’irradiazione solare può essere molto più intensa che in giardino, in questo caso, specie in estate, bisogna prevedere due irrigazioni giornaliere, da effettuare rispettivamente di mattina presto o di sera. Nelle stagioni più umide e fredde, invece, basta irrigare una sola volta al giorno e in tarda mattinata. La scelta del metodo di irrigazione deve tener conto della particolare natura dell’orto sul terrazzo. Questa struttura, infatti, insiste su una superficie in passato adibita a tetto e con la probabile presenza di altre superfici confinanti. L’acqua quindi deve essere distribuita in modo da non arrivare sulla superficie o sulla testa di qualche vicino. Per tale motivo, sul terrazzo è sconsigliato ricorrere alla classica annaffiatura manuale con secchio o bottiglia. Difficoltosa è anche quella con prolunga di gomma da attaccare al rubinetto. I migliori metodi di irrigazione dell’orto in terrazzo sono quello a goccia e a essudazione. Il primo metodo consente di distribuire l’acqua nei vasi in maniera regolare e calibrata. Il sistema funziona collegando dei tubi ai rubinetti presenti su uno spazio del terrazzo stesso. Il sistema di irrigazione per essudazione è invece composto da tubi sottili, da inserire nei vasi di forma quadrata, e da tubi collettori da collegare al rubinetti. Corredato di timer, l’impianto a essudazione raccoglie anche l’acqua piovana distribuendola nella giusta quantità alle piante e mantenendo costante il grado di umidità del terriccio. Con i sistemi appena citati, lo spreco di acqua sarà praticamente nullo e nessun vicino rischierà essere bagnato in testa durante le annaffiature. Il terriccio per gli ortaggi coltivati sul terrazzo deve avere specifiche proprietà per consentire un sano sviluppo delle piante ed evitarne la moria precoce. I terricci per piante da orto da coltivare sul terrazzo sono di solito reperibili nei garden center. Questi terricci, appositamente studiati per verdure, frutti e ortaggi coltivati su contenitore, sono arricchiti anche da concimi che forniscono alle piante una nutrizione stabile e costante. Nella scelta del terriccio per piante da orto in vaso bisogna però saper distinguente tra specie a ciclo breve e specie a ciclo lungo. Le prime non necessitano di concimazioni successive e possono essere nutrite solo con i concimi già contenuti nel terriccio specifico. Le seconde, invece, necessitano di concimazioni aggiuntive in fase di rinvaso. Il terriccio ideale per le piante da orto è a base di da torba bionda, humus vegetale e sabbia. Visto che sul terrazzo le piante vengono coltivate in vaso, bisogna anche prevedere l’aggiunta di un fondo di argilla o ghiaietto che favorisca il drenaggio e lo scolo dell’acqua nel sottovaso. Il concime ideale per l’orto in terrazzo è invece a base di macroelementi, quali azoto, fosforo e potassio, e di microelementi, quali ferro, zinco, magnesio, boro e manganese, tutti importanti per la salute degli ortaggi, dei frutti e delle verdure. I concimi ideali per gli ortaggi in vaso sono a lenta cessione. I questo modo, l’orto sul terrazzo avrà una copertura nutritiva costante per quattro o cinque mesi.
L’orto in terrazzo si crea disponendo i contenitori in maniera ordinata e regolare. Nella disposizione delle varie specie di piante bisogna anche usare dei criteri ispirati a delle sane regole colturali. Gli ortaggi che amano le esposizioni a mezz’ombra vanno collocati a nord e comunque nelle zone meno soleggiate del terrazzo, le verdure che amano il sole vanno invece poste a sud e in pieno sole per un certo numero di ore durante la mattinata. I vasi quadrati si appoggiano con un lato alla parete. Questa posizione protegge le piante dalle raffiche di vento. Le piante aromatiche si devono mettere davanti alle verdure e agli ortaggi, perché in grado di allontanare gli insetti parassiti. In uno stesso vaso si possono piantare diverse piante da orto, purché si rispetti il criterio della similitudine della specie. Le piante aromatiche, ad esempio, si possono piantare assieme ad altre piante aromatiche.