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Fra le varie specie di cipresso, la più utilizzata per la realizzazione di siepi è la "Cupressocyparis leylandii", comunemente conosciuta come "cipresso di leyland". Questa specie arbustiva, diffusa soprattutto nelle zone mediterranee e nel Nord America, genera piante sempreverdi dal fogliame molto denso e dal colore verde brillante: queste caratteristiche, unite ad una crescita rapida e vigorosa, rendono questi arbusti la soluzione più adatta quando si necessita di una efficiente barriera protettiva. La siepe di cipresso di leyland, infatti, crea una folta vegetazione che limita in modo significativo la visibilità ed oppone una forte resistenza ai rumori, proteggendo la privacy in maniera ottimale; è, inoltre, un'ottima barriera frangivento, poichè i suoi alberi sono alti ma al tempo stesso solidi e resistenti. Questa siepe può quindi essere utilizzata in giardino come ornamento, recinzione, protezione o divisorio; rappresenta anche un'ottima scelta per delimitare uno spazio urbano.
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Per creare una siepe di cipresso, gli esemplari devono essere messi a dimora in un terreno preventivamente concimato: per ottenere un habitat ideale è consigliabile usare il compost in associazione ad un prodotto fertilizzante e ad una miscela di argilla e sabbia. Ogni buca deve essere profonda una sessantina di centimetri e, dopo l'inserimento della piantina, deve essere riempita con terriccio e sottoposta ad abbondante innaffiatura. Il periodo migliore per la piantumazione è la stagione primaverile, mentre le operazioni di potatura devono essere effettuate più volte nel corso dell'anno per agevolare una crescita ordinata, stimolare il rinfoltimento e rafforzare le difese naturali della pianta. Utilizzando il cipresso di leyland, la siepe può essere realizzata con o senza l'ausilio di sostegni: per garantire alle piante una maggiore stabilità è possibile appoggiarle ad un muro di cinta.
La siepe di cipresso è generalmente molto resistente e, grazie alle frequenti potature, può essere mantenuta facilmente in buona salute. La potatura, infatti, libera la pianta dalle parti appassite e ne rinforza le difese contro gli agenti patogeni di origine fungina e batterica. Il suo legno robusto è difficilmente attaccabile dai parassiti: viene spesso usato per la costruzione di mobili, non solo per la sua compattezza, ma anche perché il suo odore intensamente aromatico ha il potere di tenere lontane le tarme. Tuttavia, anche la siepe di cipresso è soggetta ad alcune particolari patologie infettive: una delle più insidiose è il "cancro del cipresso", causato da un fungo che provoca l'ingiallimento del fogliame ed il progressivo deperimento della pianta. La lotta a questo fungo è soprattutto preventiva e deve essere mirata a limitare le fonti del contagio ( terra e attrezzature infette, insetti volanti, eccessiva umidità). I rami e le altre sezioni contaminate devono essere eliminate tempestivamente; i tagli della potatura devono poi essere accuratamente disinfettati con prodotti a base di benzimidazolici.
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