Il craterellus cornucopioides è un fungo che si presenta con un cappello totalmente cavo fino al gambo e con un colore grigio scuro che vira fino al nero. Il gambo è irregolare e sempre cavo, interamente collegato al cappello, con cui sembra formare un’unica struttura. L’altezza dello stesso è di circa dieci centimetri, mentre il diametro del cappello, molto sfrangiato e a forma di tromba, va da sette a quindici centimetri. L’imenio del fungo è liscio negli esemplari giovani, rugoso in quelli più vecchi.
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Il fungo in questione è diffuso in America e in Europa. Cresce in autunno a gruppi nei boschi di latifoglie e sotto le foglie che stanno marcendo. La sua massima diffusione si ha a novembre e precisamente il due del mese, giorno tradizionalmente dedicato alla commemorazione dei defunti. Questa caratteristica ha fatto meritare al fungo anche il nome di “trombetta dei morti”. Le spore del fungo sono bianche, rosate e massive.
La carne del fungo, di colore grigio che vira al nero, è sottile, elastica e con un sapore gradevole e fortemente aromatico. Aromatico e gradevole è anche l’odore. Per le sue caratteristiche, il craterellus cornucopioides viene utilizzato essiccato o ridotto in polvere. In Francia, però, questa varietà di fungo viene preparata in tanti modi. Famoso è il sufflè, la terrina e la ricetta a base di craterellus cornucopioides marinato.
Il nome del craterellus cornucopioides deriva dal latino e significa “ corno dell’abbondanza”. Il termine nasce dalla forma del fungo. Per la sua abitudine di comparire nel giorno dei morti, ovvero, il due novembre, il fungo viene anche chiamato “trombetta dei morti”. Un altro nome del fungo è “cantarello nero”. Il craterellus cornucopioides difficilmente può essere confuso con altre specie. Una certa somiglianza può esserci con il Craterellus fallax, che presenta spore massive colorate, e con il Craterellus konradii, che presenta un carpoforo di colore giallo.
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