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I danni che essi provocano alle piante che attaccano e di cui si nutrono sono ingenti e spesso letali, se non si interviene. Il Panonychus predilige maggiormente alberi da frutto e vitigni, mentra il Tethranicus è attratto dai legumi, dalla soia e dai pomodori. Grazie al loro apparato boccale sia gli adulti che le larve di questo insetto, pungono le foglie delle piante che infestano succhiandone la linfa. Anche i germogli sono sottoposti allo stesso trattamento e vengono progressivamente devitalizzati. I sintomi dell'infestazione dei ragnetti rossi sono piuttosto evidenti e si manifestano in primo luogo con una decolorazione della pagina superiore delle foglie, che assume un colorito simile al bronzo. Sulla pagina inferiore, inoltre, si può assistere alla formazione di necrosi e all'accumularsi degli escrementi delle larve. Man mano che l'infestazione procede, le foglie si seccano e cadono.
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Allo scopo di prevenire la comparsa di questi agenti infestanti è necessario mantenere costante l'umidità del terreno e bagnare la pianta il più spesso possibile. I ragnetti rossi, infatti, non amano l'umidità ma prediligono gli ambienti secchi. Se l'infestazione è già in atto, tuttavia, si può procedere con una serie di rimedi naturali per tentare di debellarla. Anche in questo caso l'acqua può essere una valida alleata, ma non serve a risolvere del tutto il problema in quanto gli spruzzi sulla pianta servono ad eliminare solamente gli esemplari adulti, ma non le larve. Il metodo naturale più efficace, invece, per mettere fine all'infestazione è quello di combattere il ragnetto rosso con alcuni suoi predatori naturali, come ad esempio altri acari che si nutrono di esso e alcuni coccinellidi.
Non sempre, tuttavia, i rimedi naturali si rivelano efficaci per allontanare il ragnetto rosso e porre fine all'infestazione. In particolare se l'attacco è già in atto da tempo e se la stagione calda è ormai inoltrata, è necessario procedere con rimedi chimici. A questo proposito è necessario fare un appunto: bisognerebbe sempre evitare, nella lotta a questo insetto, di utilizzare aracnicidi dal momento che essi, non solo danneggiano la pianta, ma uccidono anche potenziali predatori del ragnetto. Si possono, invece, tranquillamente utilizzare acaricidi. Tra i principali prodotti in commercio si ricordano quelli a base di etoxazolo, abmectina e fenazaquin. Per utilizzare ciascuno di questi prodotti è necessario diluirne una certa quantità in acqua e poi nebulizzare la soluzione sulla pianta.
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