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Le piante grasse per crescere bene, hanno bisogno di trovare condizioni simili a quelle dalle quali provengono. Necessitano quindi di alcune ore di soleggiamento, di un'atmosfera asciutta e ventilata, di un apporto di acqua che può anche essere abbondante, ma al quale deve seguire un tempo di privazione. Hanno anche bisogno di un periodo freddo (ma non di gelo e neve) durante il quale riposare ed accumulare energie per la futura stagione vegetativa. Quando queste condizioni sono assicurate, le piante grasse crescono robuste e non sono facili ad ammalarsi. In questi casi resistono molto bene anche ad eventuali attacchi di parassiti. Al contrario, una succulenta costretta a vivere in zone umide, alla quale non viene data la possibilità di asciugarsi di tanto in tanto, che vede poco sole e magari d'inverno viene tenuta in appartamenti troppo riscaldati, si troverà a diventare fragile e facile preda di funghi, ed opporrà debole resistenza ai parassiti che tenderanno di assediarla.
Esaminiamo, alla luce di quanto detto finora, le possibili cause di malattie delle piante grasse e i parassiti che possono comprometterne la salute. Precisiamo anche che un eccessivo ed improprio uso di fertilizzanti è fra le cause di disagio delle piante e può provocare una minore resistenza da parte delle stesse all'attacco dei parassiti. L'accorgimento è quello di fertilizzare senza esagerare, attenendosi sempre alle dosi raccomandate. Le cocciniglie, gli afidi, il ragnetto rosso, ma anche le formiche che trasportano gli afidi, le lumache e i nematodi, sottili vermetti che attaccano le radici, sono i possibili nemici dell piante grasse. Le cocciniglie si riconoscono perchè rilasciano una sostanza biancastra e appiccicosa che a sua volta, se trascurata, può creare la base per malattie fungine. Spesso comincia dalla base e si estende alle parti più tenere della pianta, come gli apici. Gli afidi attacano direttamente le parti più giovani e tenere e quindi si devono temere sulle piante che in primavera e in estate intensificano la crescita. Causano la morte dei tessuti nelle zone colpite.
Prima di esaminare come combattere i parassiti, consideriamo anche il ragnetto rosso, praticamente invisibile, ma che lascia macchie color ruggine come segno del suo passaggio. Quando si riesce ad individuare la presenza di parassiti in fase iniziale è più facile riuscire ad eliminarli anche con metodi naturali. Ad esempio, le cocciniglie possono essere tolte con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool, o anche con un vecchio spazzolino da denti, nel caso di superfici più difficili da raggiungere. Anche l'acqua in cui sono state tenute a macerare per qualche giorno foglie di ortica, o aglio, o la nicotina di 5 - 6 sigarette, vaporizzata sulle piante riesce a liberale se l'infestazione non è massiccia. Per gli afidi, il miglior alleato sarebbero le coccinelle, che ne mangiano decine e decine ogni giorno. Ma anch'essi in fase iniziale possono essere combattuti con rimedi naturali. Quando la situazione è più critica, si può ricorrere agli insetticidi in commercio. Ce ne sono anche di quelli che si disciolgono nel terreno per prevenire l'attacco di parassiti, ma l'insetticida non è mai perfettamente selettivo e nuoce anche agli insetti buoni.
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