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Il fungo dell’ulivo od omophalotus olearius si presenta con un grande cappello lievemente depresso al centro e con lamelle fitte e decorrenti sul gambo. Il suo colore va dal giallo zafferano all’arancio. Le lamelle di questo fungo possono anche sembrare fluorescenti di notte. La cuticola infatti è molto lucida. Il cappello ha un diametro che va da cinque a dodici centimetri; il gambo, invece, alto da quattro a quattordici centimetri, ha un diametro di circa un centimetro è mezzo, è sinuoso, slanciato e attenuato alla base, con un colore che va dal giallo al rosso bruno. Le spore dell’omophalotus olearius sono color crema, massive, lisce e amiloidi.
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Il fungo dell’ulivo cresce nelle foreste, nei boschi di latifoglie e alla base delle ceppaie. La sua maturazione avviene dall’estate all’autunno. La carne del fungo è elastica, fibrosa e di colore giallo; il sapore è impercettibile e qualche volta sgradevole; anche l’odore presenta le stesse caratteristiche. Naturalmente, questo fungo, essendo non commestibile, anzi, velenoso, non va assaggiato ma immediatamente riconosciuto per le sue caratteristiche esterne.
Come già detto ai precedenti paragrafi, l’omophalotus olearius non appartiene alla categoria dei funghi commestibili, ma a quella dei funghi velenosi. Questo fungo non va assolutamente mangiato, né da crudo e nemmeno da cotto. Se ingerito in grandi quantità, il fungo è in grado di provocare la morte. I sintomi, spesso gastrointestinali, si manifestano entro tre, quattro ore dall’ingestione. Si tratta di vomito, dolori addominali e diarrea. Le intossicazioni ( anche mortali) da fungo dell’olivo sono più spesso caratterizzate da violenti attacchi di vomito. L’omophalotus olearius può essere facilmente confuso con il gallinaccio (cantharellus cibarius), il chiodino ( armillaria tabescens) e alcuni funghi porcini. I non esperti, in particolare, possono scambiare facilmente questa varietà velenosa per una commestibile. Il gallinaccio, ad esempio, cresce a terra e non presenta lamelle decorrenti, ma creste. I raccoglitori esperti conoscono queste sottigliezze. Chi non ha esperienza dovrebbe invece evitare di raccogliere funghi in assenza di esperti.
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