La patata preferisce climi temperato-freddi, dove la stagione invernale presenti temperature molto fredde e quella estiva sia molto breve e fresca. In Italia quindi le zone maggiormente adatte per la sua coltivazione sono quelle alpine, appenniniche e montane.
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Il terreno più adatto per la coltivazione della patata è leggero, ben drenato, ricco di sostanza organica e di silicio. Prima di essere seminato andrà vangato e lavorato molto bene.
La patata necessita di un buon apporto di acqua ma, nello stesso tempo, teme molto i ristagni idrici, quindi si dovrà fare attenzione a non esagerare onde evitare la formazione di malattie fungine. Bisognerà dosare l’apporto di acqua anche in funzione al tipo di clima: nelle zone dove le temperature saranno più calde, la patata dovrà essere annaffiata maggiormente, mentre in quelle più fredde il bisogno di acqua sarà minore. Durante la fase d’ingrossamento dei tuberi, la patata dovrebbe avere sempre un terreno umido.
La patata necessita di concimazioni che le apportino gli elementi nutritivi necessari ad un corretto sviluppo come il potassio, il fosforo e l’azoto. Il primo garantisce una miglior qualità dei tuberi; il potassio andrà somministrato soprattutto durante le prime fasi si crescita della patata; l’azoto migliore quantità e qualità del raccolto.
Le patate vengono riprodotte e coltivate interrando i tuberi precedentemente raccolti; questa operazione, in genere, si effettua verso la fine dell’inverno e per tutta la primavera. Nel caso di tuberi di piccole dimensioni, essi andranno interrati per interno, in caso di dimensioni maggiori, andranno divisi in parti che dovranno presentare almeno due germogli. I tuberi andranno interrati ad una distanza di circa ottanta centimetri all’interno di un solco scavato precedentemente.
I fiori della patata si presentano sottoforma di campana e sono ermafroditi; non tutti i tipi di patata presentano e sviluppano dei fiori, alcuni emettono boccioli che cadono prima di riuscire a sbocciare.
La patata è soggetta all’attacco di molte malattie e parassiti, di seguito spiegheremo di alcuni di questi.
I parassiti più pericolosi che possono attaccare la pianta della patata sono i nematodi, specialmente quello dorato che può arrivare a distruggere i tuberi sviluppati dalla pianta. La peronospora è un fungo che prende di mira le foglie e i tuberi della pianta.Ci sono poi malattie come la cancrena secca, la scabbia, la rogna nera.La patata è attaccata in modo particolare da virus di diversi tipi che le possono provocare danni molto gravi. Altri nemici di questa pianta possono essere il grillo talpa, gli afidi, il maggiolino ecc.Possiamo distinguere le molte varietà di patata in: patate a buccia gialla, a buccia rossa e novelle.
Le patate a buccia gialla si adattano in modo particolare ad essere cucinare al forno oppure lesse; in Italia le coltivazioni più diffuse sono: Monalisa, Primura, Agata, Arsy, Spunta.Le patate a buccia rossa presentano una particolare polpa molto consistente e sono indicate soprattutto per la consumazione fritta. Tra le maggiori coltivazioni italiane possiamo citare: Asterix, Rubinia e Desireé.Alcuni nomi di patate novelle, più piccole e tenere, possono essere: Nicola ed Aminca.Quando la patata presenta un colore verde oppure dei germogli, non andrebbe mai mangiata in quanto possibilmente tossica.
La patata ha diverse proprietà tra cui quella disinfiammante, può aiutare molto chi soffre di emorroidi, il suo succo è un ottimo rimedio contro gastrite ed ulcera.In caso di occhi gonfi ed affaticati, sarà utile posizionare su di essi una fetta di patata cruda.
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