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Con la semina diretta, il pomodoro viene coltivato direttamente nei campi. La semina diretta è una tecnica sempre più utilizzata perché si riducono notevolmente i costi di gestione e soprattutto crescono piante molto più sane e robuste in quanto non sono soggette allo stress del trapianto. Il terreno ottimale per la semina diretta è quello a medio impasto, poco calcareo e molto drenante; invece la temperatura ideale per la semina dei pomodori è quella che si aggira tra i 18 e 26 Cº. I semi necessari per lo sviluppo della pianta del pomodoro, possono essere distribuiti in file semplici o doppi rispettando una distanza di quasi 1 metro tra le varie file. Il periodo considerato ottimale per la semina diretta del pomodoro è marzo per le zone meridionali, mentre aprile per le zone settentrionali.
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La semina in semenzaio viene applicata quando la pianta di pomodoro dovrà essere successivamente trapiantata. Questa avviene appunto in un semenzaio, in un luogo riparato così da poter creare la temperatura adatta alla germinazione dei semi. Questo genere di semina è veloce ed economico in quanto non vengono sprecati diversi semi e la piantina impiega minor tempo per dare i suoi frutti. Il periodo ideale per la semina in semenzaio è l'inizio della stagione autunnale oppure di quella primaverile. Con questo tipologia di semina la pianta potrà essere trapianta quando avrà raggiunto un'altezza di almeno 15 cm. Mentre la semina in vaso avviene durante il mese di marzo depositando i semi nel semenzaio, i quali verranno poi ricoperti da uno strato di terriccio. Durante la fase della germinazione il terreno dovrà rimanere sempre umido, ed il vaso dev'essere posizionato al sole. Dopo due mesi, quando le piantine avranno raggiunto un'altezza di almeno 10 cm potranno essere trapiantate in vasi più grandi.
Tra le avversità e quindi le malattie a cui sono particolarmente soggette le piante di pomodoro ci sono il marciume apicale e la muffa delle foglie. Il marciume apicale del frutto, si verifica con la spaccatura del pomodoro che si trova ancora attaccato alla pianta, questo inconveniente può essere la conseguenza di innaffiature non eseguite con attenzione sia per frequenza che intensità. In caso di marciume apicale l'unico rimedio da applicare è quello di rimuovere per l'appunto il frutto andato a male. Mentre la muffa delle foglie è un problema che colpisce soprattutto quelle piantine di pomodoro coltivate in serre. Questo inconveniente si verifica in seguito ad una insufficiente aerazione del luogo in cui si trovano. Anche per questo genere di avversità l'unico rimedio è intanto di rimuovere le foglie soggette alla muffa e poi cercare di migliorare l'aerazione del posto.
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