Per la salvaguardia dell’orto, è utile cercare di ridurre il più possibile l'influenza negativa del clima intervenendo sui fattori climatici con apprestamenti di protezione o di correzione drastica che, oltre all’irrigazione, prevedono di allestire teloni in copertura per difendere l’orto dalla grandine; leggerissimo ed economico ‘tessuto non tessuto’ in fibra sintetica traspirante appoggiato sugli ortaggi per proteggerli dalle prime brinate, ma in grado di mantenere al di sotto una temperatura di circa 2°C in più rispetto a quella esterna e di lasciare passare l'acqua piovana senza però creare effetti di condensa interna; serre a tunnel anche semplicemente costruite con archi di metallo e fogli di plastica trasparente, arieggiabili durante le ore calde, per ovviare al freddo invernale e prolungare il raccolto; la tecnica della pacciamatura per isolare e preservare l’umidità necessaria nel terreno (che diventa più alcalino quando scarseggiano le precipitazioni) a livello delle radici superficiali innalzando così la temperatura durante l’inverno e richiedendo un minore quantitativo di annaffiature nella stagione calda, ecc.; alberi da ombra a crescita rapida per proteggere l’orto da troppo sole e vento (che, nelle zone costiere, trasporta un alto contenuto di salino dannoso per suolo e piante); predisporre erbe (festuche locali, ecc.) a macchia, muraglie di filari di arbusti e/o alberi (salici, ecc.), ancor meglio sempreverdi (olivagni, ecc.) e resistenti alla siccità, a crescita rapida e dalle radici robuste, barriere con pali di recinzione o staccionate, ecc. posizionati in modo da risultare abbastanza più alti e vicini agli ortaggi, ma un po’ lontano per impedirne la concorrenza di nutrienti e acqua con questi, senza comunque bloccare la luce (i raccolti di radici, come barbabietole, carote, rape e ravanelli amano la mezza ombra) oscurando troppo il sito, funzionano da efficaci frangivento per riparare le colture più delicate e fragili (melanzane, peperoni) dalla violenza dell’urto e dalla forte velocità dei venti oltre che dalla grandine.
Alberi e siepi proteggono gli orti dalle condizioni atmosferiche creandovi all’interno un microclima specifico (una variazione del clima del contesto generale) influenzato anche dalla presenza di recinzioni, di zone ombreggiate da case e muri, di forte luce solare, oltre che dal tipo di terreno, dal pH del suolo, ecc., ma anche dalla vegetazione attorno e dal territorio pianeggiante o montuoso a cornice. La conoscenza dell'ambiente del proprio orto mette quindi in grado di rendersi conto delle sfide e dei vantaggi che presenta in modo che da potere procedere ad effettuare una scelta ottimale di quali piante siano le più adatte da collocare nei diversi punti delle zone riparate, assolate (es. pomodori), ecc. che sono state create. Per consentire di potere scegliere con una certa flessibilità le varietà di ortaggi che possono sopravvivere ai cambiamenti climatici, in primis le annuali, risultano utili allo scopo: l’empirica osservazione della resistenza e della robustezza delle varietà nelle comunità limitrofe; la sperimentazione tesa a privilegiare le piante native del luogo in quanto si sono evolute con il clima locale; tenere in considerazione che l’esposizione a nord/sud determina l’angolatura dei raggi solari e quindi cambia con le stagioni determinando ombra (es. adatta a lattuga e spinaci) nei settori e la stagione di crescita vegetale breve o più lunga. L’accurato monitoraggio delle verdure coltivate in diverse parti dell’orto sarà comunque di aiuto per riuscire a trovare le zone di sviluppo ideale. AGRILIT 3 AGRIPERLITE LT.100 per Uso AGRICOLO Colore Bianco MM 3-5 - AMMENDANTE Prezzo: in offerta su Amazon a: 25€ |
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