Piantare fave

Quando seminare

Per piantare fave si possono scegliere due diverse opzioni: la coltivazione autunnale-invernale e quella primaverile. Volendo seguire le antichissime tradizioni popolari si dovrebbe comunque seminare durante le fasi di luna crescente. Per quanto riguarda la coltivazione autunnale è possibile partire già da ottobre, per poi raccogliere le prime fave in primavera inoltrata. La condizione necessaria è che l'inverno non sia particolarmente rigido. Ovviamente nelle località del Nord Italia o nei luoghi appenninici sarà raccomandabile evitare questa scelta, privilegiando la coltivazione primaverile. Appena finito l'inverno, infatti, si possono piantare fave anche dove il clima è più fresco. A seconda della stagionalità potremo ottenere un raccolto molto veloce. Dal momento della semina primaverile al raccolto estivo potrebbero passare anche soltanto 180 giorni.
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Come prendesene cura

Fiore pianta fave Per piantare fave è necessario procurarsi i semi. Potremo conservare quelli della coltivazione precedente. In questo caso sarà necessario prelevarli dai baccelli e farli asciugare naturalmente. Dopodiché li disporremo in un contenitore, come ad esempio un barattolo di vetro, lo chiuderemo ermeticamente per impedire che insetti e microorganismi possano entrare. L'anno successivo potremo utilizzare i semi per una nuova coltivazione. Se invece abbiamo deciso di piantare fave a partire dai semi acquistati nelle buste o presso un negozio di giardinaggio, procederemo semplicemente ad interrarli non troppo in profondità, cercando anche di non compattare troppo il terreno quando li ricopriremo. I filari dove andremo a piantare fave devono essere distanti tra loro almeno mezzo metro, per consentire alle piante di avere lo spazio sufficiente per la crescita.

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Il terreno ideale

Raccolta fave Prima di piantare fave dovremo preparare adeguatamente il terreno di coltivazione. Bisognerà effettuare una zappatura e una vangatura, lavorando la terra per almeno 35cm di profondità. La semina delle fave non prevede particolari opere di fertilizzazione. Il terreno potrà essere anche piuttosto povero e poco fertile. Saranno le fave, poi, a fissare naturalmente l'azoto, consentendo alle coltivazioni future di trarre giovamento da questa proprietà. Proprio per questo le fave, come altre leguminose, sono particolarmente indicate per aprire un ciclo di coltivazioni, per esempio per anticipare verdure più esigenti come le solanacee, famiglia a cui appartengono anche i pomodori. L'unica concimazione può essere fatta utilizzando fertilizzante organico o del comunissimo compost. È preferibile anticipare la concimazione rispetto alla coltivazione, in modo da consentire al terreno di assorbire i nutrienti.


Piantare fave: Clima e avversità

Pianta baccelli Si possono piantare fave in tutte le zone d'Italia, sia nei luoghi di pianura che in quelli collinari. Bisogna tuttavia evitare le condizioni di gelo estremo a cui le giovani piantine non resisterebbero. Anche per quanto riguarda il caldo estivo, è sconsigliata l'esposizione a tutto sole in cui l'estate è particolarmente torrida. Le fave crescono bene in un posto dove le temperature non subiscano forti sbalzi. Un tasso di piovosità moderato potrebbe essere sufficiente per la crescita e lo sviluppo di piante sane e produttive. Le fave possono subire attacchi patologici fungini, essere colpite dalla ruggine e altre malattie. Anche i parassiti e gli insetti possono rappresentare un problema per la salute delle piante. È raccomandabile fare il possibile per evitare i prodotti antiparassitari e antifungini chimici, usandoli solo se strettamente necessario per non pregiudicare intere coltivazioni. Le fave sono piante abbastanza forti e resistenti che preferibilmente andrebbero cimate e rincalzate, sarchiando periodicamente la terra e liberandola dalle malerbe.



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