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Come detto in precedenza, la cicoria non ha particolari esigenze climatiche, gradisce qualche ora di sole al giorno ed è in grado di resistere anche a temperature molto rigide. La cicoria la possiamo trovare fino a 1200 metri di altitudine, ma anche lungo sentieri, terreni non coltivati oppure coltivati, terreni sassosi o coperti da macerie ecc.
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Anche per quanto riguarda il terreno, la cicoria non chiede molto; si adatta a vari tipi di terreno, calcareo, siliceo ecc., l’importante è che abbia un buonissimo sistema di drenaggio, prima di seminare è sempre bene arricchire il terreno con del fertilizzante preferibilmente con dell'humus o con dello stallatico, facendo attenzione alle quantità perché un'eccessiva dose di stallatico potrebbe bruciare i trapianti o compromettere i semi.
La cicoria si riproduce per seme. Il periodo di semina è diverso a seconda della varietà: se coltiviamo una cicoria da taglio, la semina verrà effettuata a spaglio e sarà possibile farla tutto l’anno, cercando di evitare i momenti con temperature molto rigide; se la cicoria coltivata è da cespo, semineremo in aprile o maggio direttamente nel terreno, in semenzaio fino al mese di agosto.
Prima di procedere con la semina, il terreno andrà lavorato ad una certa profondità e concimato con dello stallatico maturo e concime di tipo minerale. Quando le nuove piantine avranno sviluppato circa dieci foglioline, saranno pronte per essere trapiantate ad una distanza di circa trenta centimetri l’una dall’altra e di quaranta centimetri tra una fila e l’altra. Per avere dei cespi molto compatti e croccanti si dovrà procedere con la forzatura, che consiste nel tagliare le radici giovani e coprirle con della terra umida all’interno di un contenitore, passati circa trenta giorni si avranno delle foglie bianche molto croccanti.Come detto nei paragrafi precedenti, prima di effettuare la semina il terreno va concimato con dello stallatico maturo. Durante la fase di sviluppo delle piantine sarà opportuno somministrare del nitrato di calcio (15 gr./mq).
Anche il metodo di raccolta varia a seconda del tipo di cicoria. Quella da taglio si raccoglie facendo un taglio con un coltello ben affilato a un paio di centimetri dalla terra; quella da cespo si raccoglierà lasciando un po’ di radice.
I fiori della cicoria sbocciano tra i mesi di luglio ed ottobre; in genere sono di colore azzurro ma esistono delle varietà a fiore bianco. La caratteristica di questi fiori è quella di schiudersi alle prime ore del mattino e richiudersi durante il pomeriggio-sera. Questi fiori sono ermafroditi e presentano un calice con sepali molto piccoli, una corolla composta da cinque petali, l’androceo con cinque stami e il gineceo. L’impollinazione avviene grazie alle api.
La cicoria è spesso vittima di marciumi di radici e foglie, per evitare questo inconveniente, quando si annaffiano bisognerà stare attenti a non bagnare foglie e radici. Altri nemici delle foglie sono gli afidi e le lumache, mentre quelli delle radici possono essere il grillotalpa e i maggiolini.
Possiamo distinguere la cicoria in tre varietà: da taglio, a foglie colorate, da foglie e steli.
Cicoria da taglio: è una varietà che può essere coltivata tutto l’anno, facendo attenzione ai mesi con temperature molto basse. E’ molto usata in cucina per preparare insalate. I nomi più noti sono: Spadona, a foglia larga e Migliorata. Cicoria a foglie colorate: è il radicchio. Questa varietà viene seminata durante i mesi di giugno e luglio e raccolta durante la stagione autunnale-invernale. Alcuni nomi sono: Rosso di Treviso, Variegato di Chioggia e Rosso di Verona. Cicoria da foglie e steli: la semina di questa varietà si effettua nei mesi di luglio ed agosto; si essa vengono mangiate le radici. Ricordiamo: la cicoria di Bruxelles, di Brabante, Pan di zucchero ecc.La cicoria viene usata per depurare e disintossicare l’intestino, il fegato e i reni; le radici di questa pianta possono essere utili come digestivo, lassativo e per abbassare i valori glicemici. Un decotto di foglie può essere usato per fare degli impacchi sulla pelle arrossata.
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