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Le cultivar di coriandolo si possono differenziare in relazione alla dimensione dei semi ed alla parte della pianta che viene sfruttata.
Le varietà utilizzate in tutti quei territori dal clima tropicale fanno parte della sottospecie vulgare ed hanno la particolare caratteristica di aver dei semi di buona dimensione (con un diametro che raggiunge i cinque millimetri) e vengono utilizzati per la produzione degli stessi semi di coriandolo.Le cultivar che vengono invece utilizzate in tutte quelle zone caratterizzate da un clima particolarmente temperato fanno parte della sottospecie microcarpon, che ha la particolare caratteristica di avere dei semi piccoli, con un diametro che raggiunge a malapena i tre millimetri e sono impiegati soprattutto nella produzione di olio, foglie e semi. Packaging Citronella originale, Citronella Semi un forte aroma di limone erbe, spezie Semi 10 / Bag Prezzo: in offerta su Amazon a: 11,96€ |
La propagazione del coriandolo si verifica per seme, ma bisogna procedere a diverse operazioni di affinazione del terreno prima di effettuare la semina.
La semina deve essere svolta nella parte iniziale della stagione primaverile, soprattutto nel corso del mese di aprile, con il seme che viene collocato direttamente nel terreno a circa 3-4 centimetri di profondità.Le distanze tra le varie file devono essere di almeno trenta centimetri, mentre sulla fila di 3-4 cm la densità di semina superiore alle 100 piante al metro quadro.Il consiglio è quello di utilizzare ampi avvicendamenti, cercando di non seminare sul medesimo terreno il coriandolo, oppure una coltura che fa sempre parte della famiglia delle Ombrellifere nei successivi quattro-cinque anni.E' importante tenere sempre sotto controllo le erbe infestanti, effettuando delle sarchiature tra una fila e quella successiva.Il coriandolo è una pianta che necessita di elevate quantità di fosforo, che deve essere distribuito insieme al potassio nel corso del periodo in cui si realizza il letto di semina, mentre l'azoto deve essere distribuito all'impianto evitando ogni tipo di eccesso, altrimenti si ottiene un pericoloso effetto di far crescere le piante troppo velocemente.La raccolta deve essere eseguita tagliando le ombrelle in precedenza della maturazione completa; successivamente si devono collocare in pieno sole su un telo, dato che in caso contrario viene effettuata una mietitrebbiatura al termine dell'estate, nel momento in cui le piante sono secche ed emettono un odore particolarmente gradevole.
Un'altra parte della pianta viene impiegata in minor quantità ed è rappresentata dalle foglie, che di solito vengono raccolte già 20-30 giorni dopo la semina e, nella maggior parte dei casi, non vengono essiccate per via del fatto che si utilizzano fresche.Dai semi di dimensione più piccola si estrae fino al 2% dell'olio essenziale, al cui interno sono presenti sostanze come linaolo, borneolo, geraniolo e geranil-acetato.I semi si devono conservare in piccoli sacchetti di carta.Il coriandolo è una pianta aromatica mediterranea che viene impiegata nelle nostre cucine per la creazione di svariate ricetta. In particolar modo il coriandolo è esportato in India e America Latina dove le foglie vengono fatte essiccare per poi essere utilizzate secche. Questa pianta, o meglio le sue foglie, consentono di donare quel sapore in più a pesce, carne, verdure e non solo; il coriandolo si usa anche per profumare biscotti, birre, confetti. Una curiosità per esempio è quella sulla spezia chiamata curry: uno degli ingredienti di questa spezia è proprio il coriandolo, dove i semi vengono macinati e utilizzati per creare questa sostanza. Un altro importante impiego è l’utilizzo in Oriente del coriandolo al posto del prezzemolo. Insomma il coriandolo è una pianta il cui utilizzo non si limita solo alla sua regione d’origine, ossia l’area mediterranea, ma si estende oltre i confini ed è conosciuta in tutto il mondo!
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