Come tutti noi sappiamo e comunque possiamo intuire, il presepe racchiude molti simboli che non sempre sono stati attinti dal Vangelo. Volendo analizzare la Sacra Famiglia, vediamo che, in genere, Maria indossa un vestito di colore azzurro che è il simbolo del cielo, mentre Giuseppe, falegname semplice ed umile, ne indossa uno dai colori spenti e scuri. Come detto in precedenza, i personaggi che compongono il presepe non sempre sono derivati dai sacri Vangeli, ad esempio il bue e l’asino, figure che sono presenti in ogni presepe, rappresentano rispettivamente gli ebrei e i pagani. I Vangeli non parlano nemmeno della mangiatoia, componente immancabile e fondamentale di ogni presepe, luogo umile dove si dice nacque il Cristo. Solo il Vangelo di Matteo, invece, parla dei re magi ma non in maniera approfondita, tant’è che abbiamo notizie sul numero di questi personaggi e sui loro nomi attraverso un altro vangelo, quello dell’infanzia armeno. Oggi, al presepe, vengono aggiunti personaggi e luoghi che sicuramente non c’erano all’epoca e che ovviamente non ci sono stati tramandati dai Vangeli.
Abbiamo parlano della storia del presepe in Italia, ma questa usanza è molto diffusa anche in altre parti del mondo. Ovviamente lo scopo resta lo stesso, cioè quello di ricostruire gli ambienti, i luoghi e il momento della nascita di Gesù Cristo, potremo invece trovare alcune diversità per quanto riguarda l’utilizzo dei materiali, degli oggetti oppure del modo di rappresentazione. Nei paragrafi successivi vi illustreremo le caratteristiche dei vari presepi allestiti al di fuori del nostro paese.
In Francia, alcuni antenati del presepe si diffusero già a partire dal 1200, anzi, di dice che San Francesco portò questa tradizione in Italia proprio prendendola dalla Francia. Il presepe francese vero e proprio però ebbe inizio nel 1700, a quei tempi le statuine erano fatte di terracotta, cera e legno. La tradizione di allestire i presepi durante il periodo natalizio ebbe un periodo di fermo durante la rivoluzione francese, per poi riprendersi successivamente.
In Spagna il presepe si diffuse ai tempi della dominazione dei Borboni a Napoli, i continui rapporti tra Napoli e la Spagna instaurarono questa usanza molto presente ancora oggi. La tradizione di allestire il presepio si diffuse soprattutto in Catalogna dove fu anche creato il presepe storico, cioè quello che mira a rappresentare le statuine il più simile possibile ai personaggi del tempo.
La tradizione che troviamo in molte città tedesche come Monaco e Norimberga è quella di allestire dei veri e propri mercati durante il periodo natalizio; in questi mercati si vendono statuine del presepe, dolci tipici e addobbi natalizi. Vengono chiamati mercati di Gesù bambino in quanto allestiti in onore alla sua nascita.
Anche in Ungheria viene allestito il presepe. La tradizione vuole che venga costruito in un contenitore a forma di chiesa o stalla, le statuine rappresentanti i personaggi sono fatti di diversi materiali: carta, legno oppure cotone. Davanti al presepe arde sempre una candela.
In Russia il presepe ha una tradizione abbastanza originale, infatti esso viene allestito su due piani: in quello superiore abbiamo la classica nascita di Gesù nella mangiatoria, mentre in quello inferiore vengono ricostruite scene umoristiche della gente di questo paese.
Il presepe polacco è molto ricco ed è formato da tre piani: quello superiore è riservato agli angeli che annunciano la nascita di Gesù, quello centrale all’evento della nascita del Messia, con Maria, Giuseppe, il bue e l’asino all’interno della grotta e quello inferiore occupato da pastori e gente comune accanto ai re magi.
La tradizione africana di allestire il presepio fu portata dai missionari, all’inizio le parti che li componevano erano fatte di gesso mentre, oggi, i materiali usati sono soprattutto quelli presenti nel continente africano.
Siamo convinti che i presepi più belli siano ancora quelli semplici e classici con la mangiatoia, Maria, Giuseppe, alcuni pastori e, magari, alcune statuine in movimento; ciò non toglie che anche presepi realizzati diversamente e magari con materiali originali, non siano altrettanto affascinanti ed interessanti. Di seguito vi parleremo di alcuni di questi.
A Cagliari, ad esempio, viene allestito un presepe fatto con i materiali più disparati, alcuni reperiti in natura: legno, vetro, foglie, pigne, rami ecc. Molto originale e creativo ma allo stesso tempo bello e curioso. Sicuramente più originale è quello che viene costruito a Cervia. Il materiale che costituisce questo presepe è il sale. E’ composto da quindici statuine rappresentanti i classici personaggi, tutte create da un bravissimo artigiano con il metodo della cristallizzazione del sale. Meno originale, noto soprattutto per il numero dei personaggi che lo compongono (più di duecento), è il presepe meccanico di Torino; quasi cento statuine sono in movimento. A Rimini, città di mare, non poteva che essere allestito un presepe di sabbia, come dimensioni è il più grande d’Italia. Si compone di sculture sabbiose rappresentanti i personaggi a grandezza naturale. Il presepe che viene allestito a Cesenatico è unico, esso non possiede né capanne né stalla né mangiatoia, ma strade e montagne arricchite da uno sfondo di barche tipiche di quei luoghi dell’Adriatico, all’interno di esse vengono sistemati i personaggi della Natività.
Ogni anno, in modo particolare gli oratori, organizzano dei concorsi amatoriali per eleggere il presepe più bello allestito nelle case delle varie famiglie dei quartieri. Sono delle iniziative molto belle che coinvolgono sempre numerose persone. Grazie a queste piccole gare, le famiglie si impegnano ancora di più nella costruzione del loro presepio, preparano casette artigianali molto belle e decorate, montagne sempre più realistiche, strade e sentieri che rispecchiano l’ambiente di un tempo, fontane, botteghe, ogni tipo di personaggio e magari anche qualche statuina in movimento. Preparato il progetto, procurati tutti i materiali, tutti i vari luoghi e personaggi, si dà il via all’allestimento del presepe. Se ne vedono di tutte le misure e di tutte le forme, chi occupa un piccolo angolino di casa, chi lo costruisce su un tavolo libera, chi per terra e chi ha a disposizione spazi più grandi. Durante la preparazione di tutti i capolavori vengono coinvolti sicuramente anche i bambini, è un modo per stare più tempo con loro ed è bello vederli prendere parte a questa composizione, possiamo anche spiegare loro la storia dei vari personaggi, i mestieri di un tempo, la nascita di Gesù bambino e, perché no, farci suggerire delle idee sulla collocazione delle varie statuine. Ovviamente non c’è niente di professionale, anche se avremo sicuramente chi sarà più bravo e chi proprio non è portato, ma l’importante è divertirsi, stare insieme e magari avere la soddisfazione di vedere appena in oratorio la foto del nostro presepe vincente.
Quelli descritti nel paragrafo precedente sono i concorsi dedicati in particolar modo a famiglie e ad appassionati della costruzione di presepi. Esiste però un concorso molto importante che viene organizzato nella città di Colle di Val d’Elsa; questo concorso fu introdotto nel 2004 in memoria di Arnolfo di Cambio che fu il primo a costruire una rappresentazione presepiale. Si tratta di un concorso nazionale, chiamato Primo Presepe di Arnolfo di Cambio, a cui tutti possono aderire e concorrere, dagli artigiani professionisti alle associazioni, dagli oratori alle scuole, dalle ditte ai singoli individui e così via. All’inizio di questo concorso vengono scelti i materiali e le scene da rappresentare in queste costruzioni che verranno poi utilizzati e riprodotte da ciascun partecipante.
Italiano o straniero, ricco o povero di personaggi, costruito da mani esperte e non, con materiali classici od originali, di piccole o grandi dimensioni, il presepe rimane sempre il principale simbolo del Natale, esso ci ricorda che Gesù Cristo si è fatto uomo come noi per salvarci.
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