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La photinia, nome botanico Photinia Fraseri Red Robin, è un sempreverde che non necessita di grandi cure e che resiste bene alle avversità. L’unica cura che va effettuata con regolarità è proprio la potatura, ovvero i tagli dei rami che crescono in eccesso o che appaiono danneggiati. La potatura della siepe di photinia riguarda sia la siepe giovane che quella adulta . L’intervento, nella photinia giovane, serve a condizionare la forma e l’altezza della siepe. In questo caso si devono effettuare dei tagli nella parte bassa, iniziando con tagli molto corti, per evitare di commettere errori. Questi tagli sono, per così dire, “strategici” e consentono di creare una siepe molto fitta e coprente. Liberando la parte basale, infatti, la photinia emetterà nuovi getti riempiendo di fogliame proprio la parte basale. Nel frattempo, conviene potare i rami e le foglie che sporgono in eccesso dai lati e che rischiano di alterare la forma della siepe. Questi interventi, da effettuare nella pianta giovane, serviranno a formare la siepe desiderata. La siepe matura ha bisogno degli stessi interventi, ma in zone diverse. In questo caso vanno potati i rami della parte alta, accorciandoli anche drasticamente, fino ad avere la piena visione dei rami basali. Questo intervento, da un lato, placa la vigoria vegetativa della siepe e ne impedisce la crescita disordinata, mentre, dall’altro, favorisce l’emissione di nuove foglie verdi e rosse ideali a creare una siepe mista ed altamente decorativa. In caso di siepe fuori controllo, conviene tagliare tutta la parte posteriore a circa sei, sette centimetri da terra. Questo taglio stimolerà la veloce ricrescita della siepe, che entro l’anno potrà raggiungere anche i tre o quattro metri.
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La siepe di photinia va potata dopo la fioritura, cioè a inizio estate. La potatura estiva può essere seguita da un altro intervento entro la fine dell’estate o all’inizio dell’autunno. La seconda potatura si effettua solo se si vuole proteggere la siepe dai rigori invernali o se presenta spazi vuoti al suo interno. La potatura a inizio estate è, invece, quella che garantisce i migliori risultati e che consente di avere una siepe compatta e lussureggiante anche nella stagione successiva. In caso di rami danneggiati dal freddo, dalle neve o dal gelo, la siepe di photinia si può potare anche all’inizio della primavera. I tagli, in questo caso, possono anche essere drastici e finalizzati all’eliminazione dei rami secchi e danneggiati. Eliminateli tutti, anche con tagli molto corti, perché la siepe ricrescerà velocemente e si riempirà di rami e foglie entro l’autunno. La potatura primaverile non è necessaria per le siepi di photinia che sorgono in zone con clima mite o temperato o che sono esposte in aree riparate dal vento e dal freddo.
La potatura della siepe di photinia necessita solo di pochissimi attrezzi: comuni cesoie e guanti per potatura. Le cesoie, meglio se manuali, consentono di tenere sotto controllo la lunghezza dei tagli e di fermarsi per tempo quando ci si accorge di qualche errore. I tagli manuali sono decisamente più faticosi, ma consentono di fare pratica e di imparare meglio la tecnica di potatura. La siepe di photinia cresce facilmente e velocemente ed è forse la pianta ideale per imparare a potare: non si rischiano errori gravi e i tagli drastici vengono quasi subito compensati dalla veloce crescita di rami e foglie. Gli unici errori da evitare sono l’uso di cesoie e guanti non puliti o non disinfettati. L’uso di attrezzi “contaminati”, può infatti causare serie malattie alle piante e quindi anche alla siepe. Le cesoie vanno pulite e disinfettate sia prima che dopo l’uso. Lo stesso vale anche per i guanti. Se la siepe di photinia dovesse essere troppo alta o lunga, si possono anche usare le cesoie elettriche, più pratiche e più veloci nel taglio. Da ricordare, che la potatura di due siepi separate, ma vicine, ha l’effetto di portare a una crescita fogliare in grado di formare un’unica siepe: le foglie e i rami crescono infatti in direzione esterna fino a unirsi con l’altra siepe.
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