Fotinia

Irrorazione e annaffiamento

L'arbusto sempreverde proviene da alcune zone del continente asiatico e dal Nordamerica e fa parte della vasta ed estremamente diffusa famiglia delle Rosaceae. Trova frequente impiego nella realizzazione di siepi e pareti, specialmente la varietà Red Robin, sia per la facilità di coltivazione, sia anche per l'estetica del cangiante fogliame. Le foglie della pianta, difatti, possiedono in origine tinte rosseggianti e brunite, per poi virare verso il verde lucente nel corso della crescita. La Fotinia non denota rilevanti esigenze in fatto di annaffiamenti: solo se posta in contenitore andrà irrorata con costanza durante le stagioni primaverile ed estiva, a cadenze settimanali. All'aperto, invece, le bagnature saranno ridotte al minimo indispensabile, al solo fine di non rendere disseccato il terreno.
Pianta fotinia

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Cura e coltura

Coltivazione <em>fotinia</em> siepe La collocazione ideale della Fotinia sarà sicuramente all'aria aperta, in giardino: il suo portamento e i suoi colori la rendono eccellente nel delimitare aree o nell'accompagnare e costeggiare viali e stradine. Pur adattabile a diverse tipologie di suolo, prediligerà una terra morbida e leggera, dotata di sostanze organiche ed ottimamente drenata. Per agevolare il deflusso idrico ed evitare possibili stagnazioni, sarà consigliabile aggiungere alla terra di coltura, se necessario, equilibrate quantità di ghiaia e sabbia. Terminata la fioritura primaverile, l'arbusto potrà essere potato, al fine di veder apparire in breve nuove foglioline dai colori rosseggianti. In ogni caso, andranno periodicamente rimosse tutte le ramificazioni logorate, nonché le infiorescenze avvizzite e appassite.

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Metodi di fertilizzazione

Fogliame cangiante photinia serrulata Durante le stagioni primaverile ed estiva, sarà necessaria un'attenta e misurata opera di concimazione dell'ornativo sempreverde. Per gli esemplari coltivati a terra, risulterà preferibile l'impiego di fertilizzante organico a natura solida, granulare a rilascio graduale e differito, da conferire in lieve anticipo rispetto all'esordio della primavera. Ove la Fotinia sia posta in contenitore, viceversa, potrà utilizzarsi in alternativa il fertilizzante di natura liquida, opportunamente sciolto nell'acqua di annaffiamento, con cadenze mediamente trisettimanali o mensili. Il concime prescelto in ogni caso dovrà contemplare, oltre ai dovuti ed essenziali microelementi, la significativa presenza e prevalenza degli elementi azotati e, in misura minore, potassici a discapito della restante macrocomponente fosforata.


Fotinia: Esposizione e patologie

Fotinia terreno ideale La rusticità e la vigoria della Fotinia ne permettono il suo felice posizionamento in molteplici e diversi ambienti. Sarà preferibile un habitat illuminato o anche parzialmente ombroso, purché con esposizione diretta agli irraggiamenti solari per parte della giornata. Non patirà né il caldo torrido, né i rigori invernali, tuttavia andrà protetta quando le temperature dovessero scemare sino a -9°C. La pianta arbustiva, infine, attirerà in primavera le attenzioni di taluni insetti nocivi, come gli afidi. Tali parassiti, solitamente denominati pidocchi delle piante, difatti, si cibano della linfa presente nel fogliame, cagionandone il deperimento e la morte. La risposta, quindi, dovrà essere adeguata e prevedere l'utilizzo di prodotti biologici ovvero di specifico insetticida.


  • fotinia Con questo nome si indica un ibrido da giardino, di origine Australiana e neozelandese, il cui nome botanico è PhotiniaX
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