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Il bosso, come già detto, è un arbusto sempreverde tipico delle nostre zone ed originario dell’Europa e dell’Asia. Appartiene al genere Buxus ed il suo nome botanico completo è Buxus sempervirens. L’arbusto può raggiungere anche altezze ragguardevoli e comprese tra i due ed i quattro metri. La pianta ha un portamento eretto e cespuglioso, con chioma folta e molto fitta alla base. Le foglie sono picciolate, lunghe ed ovoidali, con margine color verde scuro e lucido in superficie. Il bosso, come già accennato, non presenta delle fioriture particolari, l’apparato fiorale è, infatti, piccolo e quasi impercettibile, poichè nascosto tra le ben più evidenti foglie verdi. I frutti del bosso sono invece delle capsule coriacee contenenti dei semi brunastri, lunghi e ricchi di albume. Il bosso è considerato anche una pianta officinale, per vie delle proprietà medicinali delle foglie e della corteccia. Queste parti vegetali sono però ricche di alcaloidi, sostanze tossiche che possono anche avere effetti velenosi. Le diverse varietà di bosso vengono comunque usate per creare siepi e bordure o per decorare spazi esterni e interni. Gli spazi si possono decorare con varietà di bosso da coltivare in vaso e da far crescere a forma di alberello.
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Esistono, come già detto ai precedenti paragrafi, decine di varietà di bosso, tra cui specie nane. Queste ultime sono maggiormente usate per le siepi e le bordure, hanno una crescita lenta e compatta e sono facilmente trattabili e potabili. Le varietà più usate per le siepi sono la buxus sempervirens suffricola o buxus pumicola e la boxus rotundifolia. Le prima è una varietà nana, mentre la seconda ha un portamento ad alberello. Per la decorazione di giardini e appartamenti si possono, invece, usare la varietà buxus arborescens e la buxus aureo variegata, rispettivamente con portamento ad alberello e con foglie gialle.
La siepe di bosso va creata disponendo sei, sette piante di bosso per ogni metro. Per il resto, le procedure di creazione della siepe ( preparazione terreno, scavo buche e supporti di sostegno) restano identiche a quelle delle altre siepi. Nella messa a dimora del bosso bisogna considerare e rispettare le caratteristiche di questa pianta, la quale necessita di terreni sciolti, ben drenati e calcarei. Il bosso può crescere sia al sole che all’ombra, anche se l’esposizione dipende sempre dalla varietà usata. Ideale sarebbe una posizione a mezz’ombra. Una volta messa a dimora, la siepe di bosso inizierà a crescere lentamente e in maniera compatta. Una volta completato il suo sviluppo, la siepe potrebbe apparire disordinata e con rami e foglie che sporgono troppo in eccesso rispetto alla tipica forma ordinata di questa barriera naturale. Per riportare la siepe di bosso all’ordine, basta potarla.
Il bosso in genere si pota due volte l’anno: a giugno e a settembre. La potatura estiva può prevedere anche quattro interventi, specie se la siepe cresce eccessivamente o appare troppo disordinata. La potatura di settembre serve, invece, per rendere la siepe più resistente ai rigori invernali. La potatura della siepe di bosso va effettuata in giornate senza sole, preferibilmente nuvolose, per evitare che i raggi brucino le foglie. La potatura serve per dare alla siepe la forma e l’altezza desiderata. La potatura di buxus aureo variegata, varietà a foglia gialla, consiste nella rimozione di tutte le foglie verdi che dovessero man mano comparire.
Il bosso si può riprodurre per seme o per talea. Quest’ultimo metodo di riproduzione consiste nel prelevare e nel mettere a dimora le talee ottenute dai rami giovani. Il bosso si può propagare anche dividendo in due cespi gli stessi rami. Il bosso da siepe viene comunque venduto in vaso dai vivai. Una singola pianta da siepe costa circa quattro euro Iva esclusa. Una coltivazione corretta rende la siepe di bosso resistente a parassiti e malattie. Queste purtroppo possono sempre manifestarsi. Il bosso risulta più colpito dalle cocciniglie, dalle larve di un dittero, la cecidomia, dalla ruggine e dal marciume radicale.
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