Canna indica

Caratteristiche principali

Con il nome canna indica si indica comunemente la canna d'India, una monocotiledone della famiglia delle Cannacee, originaria dell'America tropicale e assai diffusa nei nostri giardini. Infatti viene utilizzata come pianta ornamentale di cui vengono particolarmente apprezzati i fiori. Si tratta di una pianta erbacea il cui rizoma cresce sottoterra ed è particolarmente robusto. In genere la canna indica non deve essere innaffiata, perché soddisfa il proprio fabbisogno idrico con la pioggia. Solo se il terreno è ben asciutto si effettuano regolari innaffiature, in modo da avere una fioritura più rigogliosa e colorata. In ogni caso bisogna interrompere l'apporto d'acqua durante il mese di settembre dato che gli esemplari entrano nella fase di riposo vegetativo. Ciò vale, ovviamente, solo per le innaffiature, non per l'acqua piovana.
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Alcuni accorgimenti

Gruppo cannacoro I fusti eretti, alti ma per niente ramificati, si dipartono dal rizoma della canna indica. Questa specie possiede foglie robuste e grandi con nervatura pennata e possono essere verdi oppure variamente colorate. I fiori, grandi e asimmetrici, sono riuniti in infiorescenze a racemo oppure a grappolo; sono molto decorativi perché formano una bella macchia di colore variegato tra il giallo e il rosso vivo. Ogni fiore è costituito da un duplice perianzio e vistosi stami petaloidi. Il frutto è una capsula contenente numerosi semi. La canna indica necessita di un'esposizione prevalente al sole; se viene coltivata in un luogo dove le estati sono molto calde e secche si consiglia di mettere gli esemplari a dimora a mezz'ombra, così da evitare che i raggi solari brucino le foglie. I rizomi sopravvivono all'azione di gelate brevi, tuttavia, se l'inverno è molto freddo, bisogna portarli all'interno.

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Terreno e concimazione

Fiori canna indica Il terreno ideale per la canna indica è ben drenato, fertile, profondo e soffice: in questo modo gli esemplari si sviluppano senza problemi e hanno una fioritura rigogliosa. Tuttavia bisogna tenere a mente che questa specie non ha particolari esigenze: di conseguenza cresce senza problemi in qualunque giardino. Dato che si tratta di una specie rustica, la canna indica non va concimata spesso: è sufficiente aggiungere da aprile ad agosto concime per piante fiorite all'acqua usata per innaffiare gli esemplari. Questa operazione va ripetuta ogni 15-25 giorni, così da rendere più robusta la canna indica e garantirne la perfetta crescita. La potatura non è una procedura necessaria: infatti si sviluppa tranquillamente senza dover intervenire. Basta togliere le parti danneggiati e secche così da impedire la proliferazione di parassiti e malattie.


Canna indica: Le tecniche di coltivazione

Fiore variegato In genere la canna indica non viene attaccata dai parassiti e non viene colpita dalle malattie proprio per il fatto di essere una specie rustica. Sempre per questo motivo non necessita di cure particolari per crescere sana e robusta. La moltiplicazione degli esemplari viene messa in pratica per seme durante la stagione primaverile oppure attraverso la divisione dei rizomi in autunno. La canna indica viene coltivata in genere in giardino, tuttavia nelle aree caratterizzate da inverni rigidi è bene metterla a dimora in vaso. In questo modo in ottobre si portano gli esemplari al sicuro in un luogo riparato. In alternativa si possono estirpare i rizomi quando si seccano le foglie; questi devono essere ripuliti e chiusi in sacchetti di tessuto che contengono una miscela di corteccia sminuzzata oppure di segatura. Quindi li si ripone in un luogo buio e asciutto e si piantano nuovamente in primavera.


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