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Esistono tantissime specie di ardisia, ma le principali sono: Ardisia Crispa o Crenata, l’Ardisia Humilis e l’Ardisia Solanacea. L’Ardisia Crispa è la specie più diffusa, è la varietà che si coltiva per giardini ed appartamenti. Ha avuto la sua origine in Cina e India. E’ il tipo di ardisia che si coltiva più frequentemente.Le foglie hanno forma a punta, contorni ondulati ed un colore verde piuttosto scuro. Ha fiori bianchi delicatamente profumati. La fioritura avviene alla fine della stagione primaverile inizio di quella estiva, i frutti raggiungono la maturazione nei mesi autunnali. L’Ardisia Humilis è simile alla Crispa ma di dimensioni minori e con fiori rosa, i frutti sono bacche rosse che, col passare del tempo, avvicinandosi alla maturazione, acquistano un colore tendente al nero. L’Ardisia Solanacea ha foglie verde chiaro, frutti lucidi e neri, fiori rosa-violetto.
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L’ardisia ha bisogno di un terreno fertile composto da torba e terriccio. Sarebbe opportuno aggiungere anche della sabbia in modo da favorire il drenaggio dell’acqua necessaria all’irrigazione. E' importante, infatti, che nel terreno non si formino ristagni d'acqua in quanto le radici potrebbero sviluppare facilmente dei marciumi.
Le temperature ideali per l’ardisia sarebbero intorno ai 20°C nei periodi estivi e circa 15°C in quelli invernali, climi eccessivamente caldi o freddi provocherebbero la caduta di foglie e frutti. L’ardisia è una pianta che ama molto il caldo e la luce, in estate può essere posta all’esterno, stando attenti, durante i giorni con caldo torrido, a non esporla alla luce diretta del sole; in inverno sarebbe opportuno tenerla all’interno della casa lontano da caloriferi e, possibilmente, vicino ad una finestra dove possa entrare luce. L’ardisia comunque è una pianta che non teme il freddo, si può quindi procedere alla sua coltivazione in giardino tutto l’anno, avendo l’accortezza, nei periodi più freddi, di coprire le radici delle piante più esili con della paglia.
La moltiplicazione dell’ardisia avviene per seme o per talea. La prima si effettua nella stagione primaverile, elemento necessario per far germogliare i semi è l’elevata temperatura che dovrà mantenersi costante a circa 24-25°C, mentre in inverno sarà opportuno abbassarla a 14-15°C, il terriccio dovrà essere ricco di sostanza organica e umido. State attenti a porre i semi dell’ardisia ad una minima profondità, circa 4-5 millimetri. Come abbiamo detto nei paragrafi precedenti, questa pianta ha una crescita parecchio lenta, quindi non preoccupatevi se dopo un anno le vostre piantine avranno raggiunto un’altezza di 2-3 cm. Per quanto riguarda la moltiplicazione per talea dell’ardisia, nel periodo tra maggio ed agosto, si prendono dei germogli lunghi circa 8-10 cm non dai rami principali, avendo cura anche di staccare anche un pezzo di corteccia, il taglio deve avvenire con un coltello e in maniera obliqua. Ora si tolgono le foglie che si trovano nella parte più in basso e si piantano le talee in un vaso di circa 7-8 cm di diametro, contenente del terriccio composto da torba e sabbia in egual misura, a questo punto si procedere con l’innaffiatura e la copertura delle talee con un sacchetto di plastica che permetterà alla temperatura di restare costante. Comunque è bene controllare ogni giorno o ogni due il grado di umidità del terriccio. Passati 2-3 mesi compariranno i primi germogli, togliere la plastica, lasciar passare un po’ di tempo affinché le piantine diventino più robusto, passato questo tempo rinvasare in un altro vaso più grande oppure nel terreno.
L’ardisia va concimata dalla primavera dalla fine dell’estate, si deve usare un concime liquido mescolato all’acqua usata per innaffiare, esso deve contenere i giusti elementi come: Azoto, Fosforo, Ferro, Magnesio, Rame, Manganese, Zinco, Boro, Molibdeno, necessari alla corretta crescita della pianta. Riguardo all’innaffiatura, durante le stagioni più calde, la pianta dell’ardisia va sempre bagnata in modo da tenere il terreno sempre umido, in quelle più fredde bagnare lo stesso la pianta ma stando attenti a procedere con una successiva innaffiatura quando l’acqua si sia asciugata del tutto, con questo giusto comportamento andrete a prevenire il pericolo di ristagni d’acqua.
La potatura dell’ardisia si effettua nel mese di febbraio fino all'inizio della primavera, in particolar modo se la pianta manifesta segni di indebolimento oppure se i rami siano cresciuti in modo irregolare, dandole così un’impressione antiestetica; con una cesoietta si tagliano i rami dell’ardisia a circa 7 cm dalla base.
I maggiori nemici di questa pianta sono gli afidi e la cocciniglia farinosa, i primi attaccano germogli e foglie, la seconda crea sulle bacche delle macchie bianche con una consistenza simile al cotone, unico rimedio sono gli antiparassitari o dei preparati naturali a base di acqua e sapone di marsiglia da vaporizzare per poi sciacquare con cura. Altro rimedio contro gli afidi è un preparato a base di aglio, che va fatto bollire in acqua; dopo aver filtrato, si può vaporizzare sulle piante colpite dagli afidi.
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