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La pianta di ulivo si adatta in tutte le regioni a clima tipicamente mediterraneo, caratterizzate da inverni miti ed estati non troppo calde. Quest’albero è in grado di sopportare il caldo e la siccità anche se, si può notare una diminuzione della dimensione e della produzione dei suoi frutti. Non riescono a sopravvivere a temperature inferiori ai – 7 °C e i – 10 °C, soprattutto se permangono per lungo tempo. La nascita dei primi germogli avviene verso la fine della stagione invernale. Le radici sono poco profonde, infatti, si adattano bene a terreni sassosi, ben drenati e ricchi di sostanze nutritive. Non sopportano invece i terreni pesanti, poco drenati ed eccessivamente compatti. Durante la messa a dimora della pianta di ulivo, occorre utilizzare del terriccio ricco di stallatico, sabbia, pietra pomice o ghiaia, in modo tale da avere un terreno ben drenato. Durante la stagione invernale occorre metterla al riparo dalle precipitazioni e dal vento, ponendo il vaso in un luogo protetto oppure coprire la pianta. In questa stagione, non necessita di annaffiature perché si trova in fase di riposo vegetativo.
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L’annaffiatura della pianta di ulivo è un processo molto importante che va di pari passo con il susseguirsi delle stagioni. Come già affermato in precedenza, quest’arbusto resiste alla siccità ma, quando questa dura per troppe settimane, è indispensabile procedere con l’innaffiatura. Durante la stagione invernale, essendo la pianta in riposo vegetativo, non ha bisogno di essere innaffiata. Verso febbraio e marzo, i boccioli iniziano a formarsi, per cui richiedono un terriccio leggermente umido. Anche la fine della stagione estiva è un momento molto importante per l’ulivo: le olive già formatesi in primavera, durante questa stagione, bloccano la crescita del frutto per agevolare la formazione del nocciolo e poi, a fine agosto, proseguire nello sviluppo della polpa. Se durante questo periodo, la pianta vive periodi di siccità, durante la raccolta si avranno frutti piccoli e con poca polpa. Proprio per questo motivo, se si vive un momento siccitoso, è conveniente annaffiare la pianta.
La pianta di ulivo, se non si seguono regole precise circa la prevenzione, la potatura, l’annaffiatura, può andare incontro a malattie o essere attaccata da parassiti molto dannosi. L’occhio di pavone provoca la formazione di macchie su foglie e rami. La carie del legno si trova sui tagli delle potature o su strappi causati dagli agenti climatici. Il marciume può essere causato se l’ulivo si trova in un terreno troppo pesante che favorisce ristagni idrici, ma anche dalla presenza di un fungo che attacca le olive. Queste ultime possono essere anche soggetto di attacco ad opera di mosche, le quali, ne rovinano la polpa. Infine, sulle foglie può notarsi la presenza di cocciniglie, oziorrinco, tripidi e coleotteri. La cura a tutti questi agenti parassitari è costituita da un’innaffiatura solo quando il terreno è secco e dall’uso di prodotti a base di rame.
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