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Le proprietà della lavanda sono molte, sia in termini medici che cosmetici. Il suo utilizzo può avvenire per via interna o esterna a seconda del problema da curare. Per via interna può essere un ottimo aiuto contro l’eccessiva produzione di gas intestinali, mal di gola, mal di testa e capogiri, asma, acne, cattiva digestione, cefalgia, idronefrosi, difficoltà nell’urinare, ipocondria, nausea, singhiozzo, tosse acuta, vomito, tubercolosi, febbre, cistiti, contaminazioni parassiti intestinali. E’ un ottimo rimedio contro la diarrea. Di seguito vi riportiamo alcuni impieghi pratici della lavanda che vi saranno per combattere o alleviare alcuni disturbi:
Per un’eccessiva flatulenza e difficoltà all’urinare preparate un decotto di vino e fiori di lavanda, metteli in un canovaccio ed appoggiateli sul ventre. Contro asma, infiammazioni alla gola, cattiva digestione, ponete dei fiori di lavanda in acqua bollente e fate un infuso che dovrà riposare per 20-30 minuti, passato questo tempo filtrate e bevetene 3-4 tazze al giorno. Per combattere la stanchezza preparate un decotto con fiori di lavanda e aggiungetelo all’acqua per il bagno. Lasciate macerare 100 grammi di fiori di lavanda in mezzo litro di alcool ad 80 gradi per 15-20 giorni, fate delle frizioni sulla vostra pelle, questo può essere un rimedio efficace contro l’acne. Per via esterna invece, può aiutare a guarire piaghe di qualsiasi genere: ulcere delle gambe, infezioni leggere, punture d’insetti e fistole anali. Gli olii essenziali di lavanda, attraverso l’aromaterapia, vengono impiegati perché producono un effetto antidepressivo e tranquillizzante del sistema nervoso. La lavanda può essere d’aiuto alle persone che soffrono di ipertensione. In passato, ma anche attualmente, la lavanda viene usata per rendere profumata la biancheria di casa e per tenere lontane le tarme. In cucina, la lavanda, viene utilizzata dare profumo a marmellate ed insaporire pietanze. Per preparare la famosa acqua di lavanda mettete 30 grammi di fiori freschi in mezzo litro di alcool a 32°, lasciate in macerazione per circa un mese, poi filtrate.Per quanto riguarda la cosmetica, avrete capelli meno grassi e più profumati se aggiungerete della lavanda all’acqua di lavaggio.Ci sono molte varietà di lavanda, di seguito ne citeremo alcune delle principali:
Lavandula Spica o Lavandula Officinalis: è una pianta molto particolare, ha la sua originale nei paesi del Mediterraneo, cresce eretta e riesce a raggiungere il metro di altezza. I rami hanno forma quadrangolare con grigio-verdastre e le foglie sono larghe e presentano un leggero strato vellutato. La fioritura avviene d’estate, i fiori sono di colore azzurro-viola ed hanno un gradevole profumo. Questa varietà di lavanda predilige un clima caldo e un terreno calcareo secco.Lavandula Stoechas: questa specie preferisce un terreno ricco di silicio, è tipica delle zone marittime. La caratteristica di questa varietà è la presenza di un ciuffo di colore viola alla sommità della spiga, la fioritura avviene nella stagione primaverile e in quella estiva. Lavandula Angustifolia: è una varietà adatta soprattutto a formare siepi o per ornare viali. Le foglie sono strette e i fiori di colore azzurro assai profumati. Ne esistono di varie colorazioni.Lavandula Dentata: le foglie sono coperte da peluria e, come dice il nome stesso, hanno margini dentellati. I fiori hanno un colore blu-violetto.La lavanda presenta anche numerosi ibridi, considerati maggiormente per la più alta produzione di olii essenziali, il più noto è la Lavandula Hybrida. Le specie tipiche dei luoghi caldi sono: Lavandula Multifida: caratterizzata da peluria su foglie e fusto.Lavandula Canariensis: ha delle foglie stupende.Lavandula Pinnata: ha dei fiori azzurri molto belliLavandula Maroccana: i suoi fiori sono bellissimi e di colore violaLavandula x Christiana: è un ibrido portato a fioritura prolungata.Il terreno preferito dalla lavanda deve essere ben drenato, non troppo fertile né troppo acido, ma argilloso e ricco di calcare. In generale la lavanda si coltiva in pieno sole perché è una pianta che ama molto il caldo, ad eccezione della varietà Angustifoglia che ha maggior resistenza a temperature più fredde. La moltiplicazione della lavanda avviene per seme o per talea, la seconda è la più usata. La moltiplicazione per seme si effettua in primavera mettendo i semi in pieno campo. Quella per talea si effettua dopo la fioritura, verso la fine del periodo estivo e consiste nello staccare delle talee di circa 15 cm, facendo attenzione a staccare anche una parte di legno, dai rami non fioriti della pianta principale. Come raccomandato per altre piante, utilizzate sempre un coltello ben affilato e pulito, onde evitare di infettare la pianta. A questo punto si devono eliminare le foglie più basse e mettere la parte che si è tagliata dentro della polvere in grado di formare le radici; sistemare le talee in un terriccio mescolato con torba e sabbia grossa, quest’ultima necessaria per favorire il drenaggio dell’acqua perché, come molte altre piante da noi descritte, anch’essa teme i ristagni idrici. Ora bisogna inserire le talee nella cassetta o nel vaso, quindi procederemo col praticare tanti buchi quante sono le talee a nostra disposizione e ricopriamo il tutto con della plastica per mantenere costante l’umidità del terreno. Sarebbe comunque opportuno, ogni tanto, controllare il terreno. Quando i nuovi germogli saranno spuntati, levate la copertura di plastica e collocateli in luogo riparato da vento e freddo, ben esposti alla luce.
La lavanda è adatta anche per la coltivazione in vaso, il diametro deve essere di circa 40-50 cm, come per gli altri tipi di coltivazione, necessita di un terreno ben drenato; va rinvasata nel momento in cui le radici fuoriescono dai fori sottostanti il vaso. Il rinvaso è consigliabile farlo nella stagione autunnale, il nuovo vaso dovrà essere, naturalmente, di dimensioni maggiori.
La lavanda va concimata all’inizio della stagione primaverile, con dello stallatico maturo oppure con del fertilizzante adatto alle piante fiorite. La pianta della lavanda non predilige terreni troppo umidi e, come detto nel paragrafo precedente, non gradisce i ristagni di acqua, quindi bisogna fare attenzione a non fornire quantitativi di acqua eccessivi, a tal fine sarà opportuno lasciare che il terreno si asciughi completamente prima di procedere ad una nuova innaffiatura. Naturalmente, sempre facendo attenzione, aumentare l’apporto di acqua nei periodi di maggior caldo o di siccità.
Come detto in precedenza, la lavanda fiorisce nel periodo estivo, dopo di esso si può procedere alla fase della potatura che consiste nel tagliare tutti gli steli che hanno prodotto fiori e riassettare la cima della pianta. Se ci fossero piante deboli si potrà effettuare una potatura più pesante lasciando uno stelo di soli pochi centimetri, in modo la favorire la nuova germogliazione della pianta.
Il periodo di raccolta dei fiori è l’estate, si possono impiegare freschi o essiccati. Se si volessero usare i fiori per ricavarne l’olio essenziale, una volta recisi bisognerà lavorarli immediatamente. Se essiccati all'ombra si conservano poi in scatole di latta a chiusura ermetica per preservarne il profumo.
Oltre ad afidi, cocciniglia e bruchi, la lavanda è attaccata anche da funghi; per esempio, in presenza di macchie bianche ci si potrebbe trovare di fronte alla contaminazione da Septoria, un fungo molto pericoloso, in questo caso eliminare le parti infette e diminuire il grado di umidità. Un altro problema causato da funghi come Rosellinia e Armillaria, è il marciume radicale. La pianta cresce in modo lento, le foglie ingialliscono e le radici diventano scure. Bisogna disinfestare il terreno. Infine il Botrytis cinerea: è un fungo che fa ammuffire i germogli, questo attacco subito dalla pianta è tipico della stagione umida
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