Skimmia

Quando innaffiare la skimmia

La skimmia è una pianta che tollera molto poco l'elevata siccità, per cui è necessario mantenere il terreno sempre umido. L'estate è il periodo in cui bisogna effettuare irrigazioni frequenti per evitare la disidratazione dei tessuti vegetali. E' necessario non esagerare con la quantità d'acqua apportata, in quanto, un ristagno idrico potrebbe danneggiare l'apparato radicale dando problemi di asfissia. Essendo la skimmia una pianta acidofila è buona norma che, ogni 15-30 giorni, durante l'irrigazione, si mescoli all'acqua una piccola dose di concime per acidofile. Per mantenere il terreno umido per periodi più lunghi, e ridurre quindi lo stress da siccità, può essere adottata la tecnica della pacciamatura, che consiste nel posizionare sul terreno uno strato di foglie o altri residui vegetali.
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Come coltivare la skimmia

Fiori skimmia La skimmia fa parte di un gruppo di piante arbustive sempreverdi di origine asiatica. Da febbraio a maggio produce infiorescenze che vanno dal bianco al giallo, mentre da luglio a novembre, produce infruttescenze di colore rosso. Può essere coltivata sia in vaso e tenuta in casa o all'aperto per la creazione di siepi. E' una pianta molto resistente al rigido clima invernale, infatti riesce a sopravvivere anche quando la temperatura scende fino a -10 °C. In genere la skimmia raggiunge il metro e mezzo d'altezza se coltivata in vaso, mentre all'esterno può arrivare fino a 2 metri. L'esposizione ideale per questa pianta è quella in cui non ha diretto contatto con la luce solare, preferisce, infatti, zone in cui è presente ombra persistente. Il terreno ideale da utilizzare deve essere soffice e ben drenato e con una bassa percentuale di calcare, in quanto, essendo acidofila, predilige terreni con pH tendente all'acido. La skimmia può essere ottenuta da seme e la semina deve essere effettuata nel mese di ottobre. Può essere riprodotta anche per talea e l'operazione deve essere eseguita tra luglio e agosto.

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La concimazione della skimmia

Fiori pianta La skimmia è una pianta resistente anche verso la carenza di nutrienti; l'unica precauzione che deve essere adottata è che il terreno deve mantenere un pH tendente all'acido, in caso contrario si avranno disfunzioni da parte delle cellule dell'apparato radicale che porteranno ad un calo dell'assorbimento dell'acqua e delle sostanze nutritive. Il concime da utilizzare è quello specifico per piante acidofile e il periodo indicato per effettuare la concimazione della skimmia è l'inizio della primavera. La concimazione va effettuata per quattro volte a distanza di due settimane in modo tale da fornire alla pianta le sostanze nutritive di cui ha bisogno per affrontare al meglio la fase della fioritura. La concimazione può essere effettuata anche durante l'estate, una volta al mese, con un dosaggio minore e utilizzando il concime sciolto in acqua, in modo da prevenire fenomeni di disidratazione cellulare.


Skimmia: Malattie e possibili rimedi

Ingiallimento foglie skimmia La malattia più frequente della skimmia è la clorosi delle foglie. La clorosi causa l'ingiallimento delle foglie e la loro successiva caduta. La causa può essere la presenza di calcare all'interno del terreno che può essere evitata o curata effettuando annaffiature con acqua demineralizzata. Se le foglie appaiono gialle e bruciate, la causa è riconducibile ad un'elevata esposizione alla luce diretta del sole e come rimedio bisogna posizionare la pianta in una zona d'ombra. In genere la skimmia è resistente verso la gran parte degli organismi patogeni. Il parassita più frequente è la cocciniglia, un insetto di colore bruno che si posiziona sulle foglie e i rami dell'arbusto. E' in grado di causare un forte deperimento della pianta e può essere combattuto applicando dell'alcool sugli insetti stessi o, in caso di attacchi aggressivi, utilizzando insetticidi specifici.


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