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La palma nana nonostante ami le zone soleggiate e la penombra, è in grado di sopportare temperature inferiori allo zero ma per brevi periodi. Se coltivata nel Centro-Sud, essa può essere messa a dimora in giardino mentre, se ci si trova al Nord, è conveniente posizionarla all’interno di vasi o serre fredde. La palma nana non adora il freddo ma sopporta lunghi periodi di siccità. In questo caso bisogna evitare che le foglie ingialliscano e si secchino, per cui è bene annaffiare con una certa regolarità la pianta, da marzo a ottobre e, solo quando si nota che il terreno è ben asciutto. Riguardo alle coltivazioni in vaso, esse devono essere annaffiate anche in inverno e aspettare sempre che il terriccio sia asciutto. La concimazione avviene solo durante il periodo vegetativo della pianta, ogni 20/ 30 giorni circa, usando dei prodotti a base di ferro.
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La palma nana non ama i ristagni d’acqua, infatti, vive in terreni ben drenati. Il terriccio nel quale si mette a dimora la pianta deve essere soffice, ricco di humus e il substrato deve essere composto da sabbia, argilla espansa, agriperlite o componenti simili. La messa a dimora e il rinvaso devono avvenire durante la stagione primaverile. Sempre in questa stagione e fino all’inizio di quella autunnale, si può praticare la moltiplicazione della pianta. Essa avviene utilizzando "polloni" (parti dell’albero che si formano sui rami o direttamente sulla base della palma). Dopo che si formano le radici, si mettono in contenitori di circa 10 cm di diametro. La semina invece è una pratica poco usata perché non tutti i semi sviluppano a germogli.
Come affermato in precedenza, la palma nana non ama i ristagni idrici i quali portano a marciume e alla morte radicale della pianta. Questa situazione si può prevenire miscelando del normale terriccio alla sabbia in modo tale da aumentarne il drenaggio dell’acqua delle annaffiature. Si può osservare un ampio ingiallimento delle foglie dovuto a carenze d’acqua o di sali minerali. Anche un eventuale attacco di cocciniglia può portare allo stesso ingiallimento del fogliame solo che, esso si differenzia da una carenza idrica, per il semplice fatto che, oltre a un ingiallimento si notano delle macchioline dovute alla presenza di questi parassiti. Essi si eliminano in modo manuale utilizzando un batuffolo di cotone imbevuto di alcool e acqua.
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