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L'Abelia preferisce l'esposizione diretta ai raggi del sole . Ma riesce ad adattarsi molto bene alla mezz'ombra . Solitamente l'Abelia preferisce i climi temperati caldi ma può vivere anche in territori più freddi senza però scendere sotto i cinque gradi sottozero . Durante l'inverno è imperativo proteggere la pianta dai venti gelidi . Sarebbe opportuno piantare questo arbusto in posizioni riparate . Nel caso quest'operazione non fosse possibile bisogna effettuare delle pacciamature con paglia e foglie in modo da proteggere la base delle piante .
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L'annaffiatura deve essere modulata in base all'età dell'individuo . Infatti ogni età necessità di un diverso apporto di acqua . Le piante giovani hanno bisogno di una quantità maggiore di annaffiatura , è consigliabile effettuarle frequentemente . Se , invece , l'esemplare è adulto può reggere periodi siccitosi di media durata senza riportare per questo grossi danni . Durante il periodo che va da marzo fino ad ottobre le annaffiature possono ridursi sensibilmente , massimo una volta a settimana . Con l'arrivo dell'inverno diminuire ulteriormente le annaffiature . In quanto pianta sempreverde il periodo vegetativo dura per tutto l'anno quindi non interrompere mai del tutto le annaffiature . Fare attenzione ai pericolosissimi ristagni d'acqua .
Le abelie non hanno problemi di terreno . Riescono a vivere in modo dignitoso senza avere delle grosse risorse . Naturalmente una vita rigogliosa , cioè una fioritura abbondante ed uno sviluppo più fiorente si avranno solo con un terreno ricco di materia organica e drenato a dovere .
Nel mettere a dimora una abelia ricordarsi di preparare una buca ampia, ponendo sul fondo della sabbia a grana grossa, del buon terriccio bilanciato e del concime organico ben mescolati, in modo da favorire un attecchimento rapido.La moltiplicazione avviene quasi esclusivamente per talea e per propaggine . Le talee devono essere prelevate a giugno dalla pianta . La loro lunghezza non deve essere inferiore ai dieci centimetri . Per far ciò bisognerà usare molto affilato e sterilizzato . Quindi una volta prelevate almeno quattro talee bisognerà metterle a radicare in vasi riempiti con una miscela di torba e sabbia in parti uguali . Il terriccio così composto dovrà essere mantenuto sempre umido .
Questi vasi dovranno successivamente essere riposti in un luogo con temperatura di circa diciotto gradi .L'altro metodo per effettuare la moltiplicazione dell'abelia è il metodo della propagine .Il metodo della propagine si effettua flettendo e steccando le ramificazioni più lunghe e flessibili in direzione della terra . Una volta che il punto della pianta che è stata messa in contatto col terreno avrà radificato sarà pronta per vivere come individuo indipendente .Si dovrà quindi separare la nuova pianta dalla madre . Le piante nate da entrambi i metodi di moltiplicazione dovranno essere messe a dimora dopo due anni di allevamento in vaso . L'impianto dovrà essere effettuato durante il periodo autunnale .L'abelia è un arbusto che spesso viene attaccato da numerose insidie provenienti sia dal mondo vegetale che da quello animale .
La specie fungina peggiore per questo arbusto è sicuramente il marciume radicale . Il marciume radicale colpisce le radici fino al colletto della pianta . Le radici tendono ad ingiallirsi e perdere la loro normale pelosità . Un sintomo chiaro di questa malattia è l'appassimentoe l'ingiallimento precoce delle foglie . I marciumi radicali sono dovuti ad un'eccessiva umidità del terriccio .Usare del fungicida sistemico per combattere questo tipo di attacco .Le specie animali che insidiano questa pianta sono sicuramente gli afidi . Gli afidi hanno una doppia azione negativa . Da una parte le foglie e quasi tutti gli organi della pianta vengono intaccate dall'altra viene prodotta melata che potrebbe attirare dei funghi . Usare degli antiparassitari ad ampiospettro .Dopo aver analizzato in maniera dettagliata quali sono le necessità dell’ Abelia, quali i metodi di coltivazione, le caratteristiche della pianta, il periodo di fioritura e le annaffiature che necessita, passiamo ora a scoprire qualche piccolo segreto sulla pianta.
La scoperta di questo genere di pianta appartenente alla famiglia delle Caprifoliaceae e nata dall'incrocio o ibridazione dell' Abelia chinensis con l' Abelia uniflora, risale al 1800. In questo periodo infatti un medico, recatosi in Cina per analizzare e studiare la flora del territorio scopri la pianta e le diede addirittura il proprio nome. Infatti il termine abelia deriva appunto da Clarke Abel, nome del medico che la scopri.Per quanto riguarda la potatura dell'abelia, questa pianta non ha necessità di essere potata frequentemente. Il suo sviluppo naturale è infatti compatto e vigoroso e quindi si tratta di una pianta che mantiene in maniera abbastanza naturale una forma corretta e piacevole dal punto di vista ornamentale.
Tuttavia se ci piace avere in giardino piante ordinate e dalla forma più che regolare, possiamo potare l'abelia e cercare di darle una forma eccezionale. Per avere una crescita omogenea e mantenere una forma globosa, la pianta dovrà essere potata verso metà autunno.Il taglio oltre a migliorare l'aspetto e la forma, contribuisce anche a dare maggior vigore alla pianta stimolandone la crescita ed il ricaccio.
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