Faggio

Come e quanto irrigare

La specie più diffusa in Italia è la Fagus Sylvatica, sono piante che riescono a raggiungere anche i 40 metri d'altezza ed a vivere fino a 300 anni. Viene spesso usato come pianta ornamentale nei parchi per merito della sua florida e tondeggiante chioma e del suo tronco eretto e senza deformazioni. Il Faggio ha bisogno di molta acqua, per questo le sue radici la cercano sebbene non affondino in profondità nel terreno. Se si trova in prossimità di un fiume o di un lago potremo notare come le grosse radici volgano tutte quante in direzione del corso d'acqua. Bisogna annaffiarlo regolarmente, circa ogni 2/3 giorni lasciando giusto il tempo che il terreno asciughi tra una irrigazione e l'altra. Contrariamente alla maggioranza delle piante, non subisce danni se bagnato con acqua eccessivamente calcarea.
Esemplare Fagus Sylvatica

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Coltivazione e cura

Faggio pianta Il Faggio necessita di terreni asciutti e non ama quelli acidi e umidi o quelli oltremodo consistenti e con superficie dura. Grazie alla illimitata capacità di adattamento si adegua anche alle superfici più grezze, povere e cosparse di pietre a condizione che non vi sia troppa umidità e che, soprattutto nel periodo primaverile, il clima non sia troppo secco. Si riproduce tramite semina che si consiglia di effettuare al principio dell'autunno quando la temperatura si aggira intorno agli 0 - 4 °C ed in un terriccio umido e coperto da teloni di plastica, passati tre anni andrà trapiantato. Le piante giovani attecchiscono in fretta mentre quelle più anziane potrebbero non radicarsi affatto. Attenzione perché è impossibile ottenere piante uguali a quella "madre" tramite semina, se lo desideriamo l'unica soluzione è l'innesto, da effettuare a marzo.

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Come e quando concimare

Caratteristico colore del tronco La fertilizzazione della pianta deve avvenire immediatamente dopo la semina ed, in seguito, ogni 2/3 anni. Il Faggio deve essere concimato nel periodo iniziale o finale dell'inverno, quando non v'è eccezionalmente freddo. Il modo migliore perché l'albero recepisca le sostanze nutritive necessarie è l'utilizzo di fertilizzanti organici da amalgamare al terreno che possono essere di vario tipo: organici, organominerali oppure organici naturali. I concimi organici ed organominerali hanno componente unicamente animale e sono costituiti da letame e resti vari. I concimi organici naturali sono prevalentemente vegetali anche se alcuni contengono anche tracce animali. La differenza sostanziale sta nel quantitativo di azoto presente, più alto nei concimi animali.


Faggio: Esposizione, malattie e rimedi

Faggio foglie Luoghi ideali per la crescita del Faggio sarebbero le zone collinari e montane ad un altezza non inferiore a cinquecento metri. E' un albero che non patisce i climi freddi e che, di conseguenza, possiamo incontrare in gran parte dell'Europa. Necessita di sole, è consigliabile qualche ora al giorno, ma non deve essere esposto a raggi solari diretti. Il Faggio è frequentemente soggetto all'attacco di parassiti come gli Afidi che, in caso di esemplare giovane, possono comportarne la morte, mentre nelle piante più anziane possono arrecare preoccupanti problematiche. Unico rimedio efficace sarà affidarci ad insetticidi. Se sul tronco si manifestano macchie scure con bordi lattescenti ci troviamo davanti ad un'infezione chiamata Mal del Rotondo e bisognerà eliminare le zone malate.



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