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Anche il gelso bianco presenta quelle caratteristiche di nodosità e contorsione che lo rendono particolarmente apprezzato come esemplare arboreo per prati, parchi o giardini. É un albero di piccola taglia che arriva ad un altezza di circa dieci metri, per 6 metri circa di larghezza. Presenta un tronco breve e una chioma fitta, espansa e irregolare, di colore verde acceso. La chioma è un altro tratto tipico dei bellezza di questo albero, che, inoltre, già dai primi anni d'età procura un ottimo riparo dal sole oltre che un'efficace barriera frangivento. Il gelso è un albero longevo. Non è raro che suoi esemplari arrivino anche a 150 anni di età.
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L'albero presenta foglie fitte di media grandezza. Alcune di queste sono intere, altre invece formate da un numero variabile di lobi, da 3 a 7. Il loro colore è un verde acceso e brillante, ottimo per ravvivare di luce uno spazio aperto. Di rilevante importanza estetica è anche la colorazione che il fogliame del gelso va ad assumere nel corso della stagione autunnale, quando tende a un giallo vivo molto suggestivo e apprezzato. I suoi frutti sono del tipico colore bianco che dà il nome alla pianta. Nascono in estate avanzata, hanno un sapore dolce amaro, una forma simile a quella del rovo e una tonalità candida che dopo l'estate tenderà al rosa.
Un metodo molto efficace per la moltiplicazione del gelso è per propaggine aerea, con cui il germoglio può radicare senza venire a contatto con il terreno. Per stimolare il germoglio a radicare è necessario lesionarlo a 30 centimetri circa dall'apice. Si fa una lesione dunque tagliando il germoglio alla metà della sua lunghezza al fine di formare una lingua di circa 5 centimetri. Bisognerà poi avvolgere la parte lesionata del rametto con dello sfagno, in una sorta di fasciatura di politene, per preservare l'ambiente da fastidiose intrusioni di acqua piovana: questo è lo spazio in cui il germoglio radicherà. Il germoglio è radicato quando si vedranno delle radici bianche attraverso la fasciatura di politene trasparente, dopo il tempo di un anno circa. A questo punto il rametto può essere rimosso, proprio a monte dell'area che ha radicato. In seguito i getti con le radici sono da piantare in vasi e lasciare attecchire in una serra fredda prima della definitiva messa a dimora o in vivaio.
Predilige una posizione soleggiata. Il gelso ha buona resistenza al salino presente nell'area e all'inquinamento atmosferico, è adatto quindi ad essere coltivato anche in centri urbani.
Cresce molto bene in terreni profondi e fertile con buone capacità di trattenere l'umidità. Spesso accade che in zone particolarmente ventose l'albero patisca la disidratazione causata dal vento. In questo caso è consigliabile mantenere umido il terreno e provvedere a inumidire il fogliame con delle spruzzate ogni tanto.
Non richiede potature regolari. Da intervenire solo nel caso in cui sia necessario rimuovere dei rami morti o che vanno a incrociarsi con altri danneggiando lo sviluppo. La potatura va effettuata sempre nella stagione invernale.
Il pendula è un'altra specie di morus alba, chiamato così per il suo portamento pendulo. Ha un importante valore ornamentale, sia in fase di fruttificazione che quando è defogliato, grazie ad una ramificazione molto bella, che forma interessanti geometrie. Oltre che a scopi ornamentali, il pendula è coltivato anche per il suo legno molto resistente, utilizzato in particolare per quegli attrezzi, come secchi e barili, che vanno a contatto con l'acqua. Un suo efficace impiego è anche come legno destinato ad accendere fuochi.
Famosa specie di gelso è la tipologia morus nigra, o gelso nero, originario dell'Asia centro occidentale. Questo è un albero spogliante, munito di una chioma folta e fogliame dentato, verde lucente. Nella stagione estiva il gelso nero dà vita a frutti inizialmente verdi, presto purpurei, dal sapore acidulo e molto somiglianti alle more, della lunghezza di 2 centimetri circa. Ha un apparato radicale molto resistente, ma cresce con minor forza rispetto al morus alba. Eccezion fatta per i climi freddi, in cui il nigra prospera meglio. I suoi frutti molto graditi iniziano a diffondersi dall'inizio di giugno: per raccoglierne in quantità è consigliabile stendere un largo telo sotto la chioma e scrollare i rami per far cadere i dolci frutti. Questa specie è diffusa e apprezzata per il suo valore ornamentale. Grazie alla fitta chioma, inoltre, verde lucente in primavera e tendente al giallo in autunno, l'albero garantisce ottima ombra e buon riparo dal vento.
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