Calla selvatica

vedi anche: Significato Calla

Caratteristiche calla selvatica

La calla selvatica, conosciuta anche come Arum italicum, è una pianta che appartiene alla famiglia delle Araceae. La calla selvatica è composta da un fusto sotterraneo, chiamato rizoma, dal quale si sviluppano le radici. Presenta, inoltre, due elementi fondamentali: lo spadice, che è una sorta di colonna centrale, alla base del quale si sviluppa il fiore; la spata che racchiude lo spadice proteggendolo. Le sue foglie sono lunghe circa 30 cm e presentano delle venature biancastre e la pagina principale è lucida. I suoi frutti sono bacche dai colori vivaci, tendenti al rosso e arancio, che si manifestano ad un mese dalla fioritura. Questa pianta può risultare tossica nel caso in cui vengano ingeriti una buona quantità di suoi frutti. In natura la si trova principalmente nei boschi in prossimità di correnti d'acqua. La calla selvatica è una pianta perenne che non necessita di molta luminosità preferendo zone in ombra o comunque in penombra.
Calla selvatica fiori

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Come coltivare la calla selvatica

Calla selvatica coltivazione La calla selvatica è una pianta che nasce spontaneamente ma può anche essere coltivata nel nostro giardino. Il suo carattere spontaneo la rende estremamente forte e autosufficiente. Per la sua natura è consigliabile piantarla in un luogo all'ombra con un terreno ricco di sostanze organiche. Resiste molto bene alle rigide temperature invernali, quindi la scelta di coltivarla in un giardino non prevede particolari controindicazioni. Nel periodo invernale non necessita di irrigazione ma riesce a provvedere in maniera autonoma al suo fabbisogno. Nei mesi caldi è importante che il terreno circostante rimanga umido. Può risultare utile nebulizzare acqua non calcarea sulle foglie, facendo attenzione a non bagnare i fiori. La sua moltiplicazione avviene per innesto, da effettuare in autunno, dei semi contenuti nelle bacche. Oppure interrando, in estate, una parte asportata del bulbo. La calla non necessita di una vera potatura. Si eliminano le foglie che si seccano per evitare che possano diventare veicoli per malattie parassitarie. Pe la cura della calla selvatica, è consigliato l'uso di attrezzi puliti e disinfettati a fiamma o ad alcool.

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Come concimiare la calla selvatica

Calla selvatica concimazione La concimazione inizia quando compaiono i boccioli fiorali. Si consiglia di somministrare un fertilizzante di tipo liquido diluito nell'acqua di irrigazione con una cadenza di un paio di settimane. La concimazione si concentra da febbraio a giugno per le specie precoci e da aprile ad ottobre per quelle tardive. Per il resto dell'anno le concimazioni possono essere sospese. La concimazione viene somministrata in periodo di fioritura quindi sarà molto importante scegliere un concime con un'alta frazione di potassio (K) che possa favorire la rigenerazione dei tessuti di riserva della pianta. In minor quantità è richiesto il fosforo (P) e soprattutto l'azoto (N). Le calle selvatiche a fioritura precoce vanno rinvasate sul finire dell'estate mentre quelle a fioritura tardiva si rinvasano a febbraio. In entrambi i casi i rizomi vanno interrati ad una profondità di circa 10 cm.


Calla selvatica: Malattie e parassiti

Calle selvatiche in natura Le calle selvatiche temono i ristagni di acqua che possono provocare il marciume delle radici. Tra i parassiti più pericolosi per le calle selvatiche ci sono il ragnetto rosso e la cocciniglia cotonosa. In entrambi i casi si può intervenire eliminando i due parassiti con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua e alcool. Nei casi gravi di attacco da parte del ragnetto rosso, può risultare utile trattare la pagina inferiore delle foglie con insetticida acaricida. Per prevenire attacchi da parte di parassiti è importante utilizzare sempre attrezzi puliti e disinfettati, ogni qual volta si interverrà sulla pianta. Se le foglie della calla selvatica dovessero presentare parti bruciate, sarà necessario spostare la pianta per evitare che riceva la luce del sole in maniera diretta. Se le foglie iniziano a perdere il loro colore, sarà necessario irrigare la pianta.


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