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La moltiplicazione dell'Alstroemeria si verifica, in genere, tramite semina; è possibile anche acquistare giovani piantine in vivaio e trapiantarle in giardino con la massima attenzione. Il terreno deve essere sciolto, fertile e caratterizzato da un ottimo drenaggio, proprio per evitare ristagni; per il resto, la pianta si adatta facilmente a variegate tipologie di suolo. Quest'ultimo, prima dell'impianto, va privato delle erbe infestanti, le quali potrebbero causare problemi alla crescita dell'esemplare. La comparsa delle erbacce, ad ogni modo, può essere scongiurata tramite una periodica pacciamatura del terreno, effettuata con teli o con materiali organici. Annualmente è bene potare la pianta, facendo attenzione ad eliminare i rami rovinati dal freddo e quelli malati con tagli netti e puliti.
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Per ottenere una fioritura rigogliosa e per mantenere la pianta in salute, in estate è indispensabile eseguire la fertilizzazione ogni due settimane, con concime liquido da integrare con l'acqua delle annaffiature. In alternativa, si può utilizzare un prodotto granulare specifico per piante fiorite, da somministrare tre o quattro volte nell'arco di un anno. Bisogna fornire all'esemplare tutte le sostanze di cui ha bisogno: i tre macroelementi, ossia l'azoto, il fosforo ed il potassio, e vari microelementi, come il rame, il ferro, il magnesio ed il manganese. In particolare, i tre principali elementi non devono mai mancare, in quanto la loro carenza potrebbe provocare una debolezza generale, una crescita lenta e, in alcuni casi, la clorosi fogliare, ovvero l'ingiallimento ed il raggrinzirsi delle foglie.
L'Alstroemeria ha bisogno di un'esposizione luminosa e soleggiata, o semi-ombreggiata; è indispensabile che la pianta sia collocata al riparo dalle intemperie e dal freddo eccessivo. Tra i parassiti, frequenti e fastidiosi sono gli afidi, i quali si presentano di colore verde o brunastro e provocano diffuse perforazioni al fogliame: essi succhiano la linfa, e costituiscono in questo modo un veicolo di numerosi virus. Per debellarli si raccomandano soluzioni naturali, primo fra tutte il macerato d'ortica. Tra le malattie fungine, invece, bisogna menzionare l'oidio, chiamato anche albugine per la muffa biancastra con cui si manifesta; esso determina disseccamenti progressivi, fino alla morte della pianta nelle situazioni più estreme. Questa malattia è contrastabile con appositi anticrittogamici.
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