Alstroemeria

L'irrigazione dell'alstroemeria

Durante la stagione estiva, e specialmente se si verifica una lunga fase di siccità, questa pianta ha bisogno di costanti annaffiature; al contrario, in inverno la somministrazione d'acqua va limitata, soprattutto in caso di abbondanti precipitazioni. L'operazione, dunque, deve essere regolata sulla base del periodo dell'anno. È fondamentale evitare i ristagni idrici, i quali provocano all'esemplare coltivato un notevole stress e causano frequentemente marciumi dell'apparato radicale. In giardino, la tecnica d'irrigazione suggerita è quella a goccia, chiamata così perché prevede l'utilizzo di gocciolatori; questo metodo permette di bagnare le radici e non le foglie, e di risparmiare un'elevata quantità di risorse. Per di più, si possono indirizzare i getti in maniera continua o intermittente, a seconda delle esigenze.
Fiori alstroemeria

5 semi Cherry Plum Prunus Cerasifera Fragrant ornamentale Albero CombSH M63

Prezzo: in offerta su Amazon a: 8,05€


Consigli per la coltivazione

Alstroemeria vaso La moltiplicazione dell'Alstroemeria si verifica, in genere, tramite semina; è possibile anche acquistare giovani piantine in vivaio e trapiantarle in giardino con la massima attenzione. Il terreno deve essere sciolto, fertile e caratterizzato da un ottimo drenaggio, proprio per evitare ristagni; per il resto, la pianta si adatta facilmente a variegate tipologie di suolo. Quest'ultimo, prima dell'impianto, va privato delle erbe infestanti, le quali potrebbero causare problemi alla crescita dell'esemplare. La comparsa delle erbacce, ad ogni modo, può essere scongiurata tramite una periodica pacciamatura del terreno, effettuata con teli o con materiali organici. Annualmente è bene potare la pianta, facendo attenzione ad eliminare i rami rovinati dal freddo e quelli malati con tagli netti e puliti.

  • Nelle rappresentazioni mentali più diffuse il raffinato fiore di giglio è quello bianco candido, dolcemente profumato in modo penetrante, eretto sull'alto stelo con portamento elegante, dai numerosi s...
  • Giglio giallo Il Giglio, noto anche come Lilium, è una pianta bulbosa della famiglia delle Liliaceae e può contare qualcosa come ottanta specie differenti, senza contare gli ibridi da coltivazione. Il giglio è orig...
  • fiore di iris viola Tra tutti i fiori, l’iris trasmette più eloquentemente sentimenti profondi e positivi: l’assoluta fiducia, l’affetto dell’amicizia, il trionfo della verità, ma soprattutto la saggezza e la promessa de...
  • Zantedeschia pianta La seducente pianta, comunemente denominata Calla, proviene unicamente dal continente africano e viene annoverata nel peculiare ed ampio raggruppamento familiare delle Araceae. Questa erbacea perenne ...

Viola del pensiero, Viola Johny Jump Up - sementi di fiori, 100 semi/pack

Prezzo: in offerta su Amazon a: 15,52€


La concimazione della pianta

Giglio perù giardino Per ottenere una fioritura rigogliosa e per mantenere la pianta in salute, in estate è indispensabile eseguire la fertilizzazione ogni due settimane, con concime liquido da integrare con l'acqua delle annaffiature. In alternativa, si può utilizzare un prodotto granulare specifico per piante fiorite, da somministrare tre o quattro volte nell'arco di un anno. Bisogna fornire all'esemplare tutte le sostanze di cui ha bisogno: i tre macroelementi, ossia l'azoto, il fosforo ed il potassio, e vari microelementi, come il rame, il ferro, il magnesio ed il manganese. In particolare, i tre principali elementi non devono mai mancare, in quanto la loro carenza potrebbe provocare una debolezza generale, una crescita lenta e, in alcuni casi, la clorosi fogliare, ovvero l'ingiallimento ed il raggrinzirsi delle foglie.


Alstroemeria: Esposizione, parassiti e malattie

Pianta giglio perù L'Alstroemeria ha bisogno di un'esposizione luminosa e soleggiata, o semi-ombreggiata; è indispensabile che la pianta sia collocata al riparo dalle intemperie e dal freddo eccessivo. Tra i parassiti, frequenti e fastidiosi sono gli afidi, i quali si presentano di colore verde o brunastro e provocano diffuse perforazioni al fogliame: essi succhiano la linfa, e costituiscono in questo modo un veicolo di numerosi virus. Per debellarli si raccomandano soluzioni naturali, primo fra tutte il macerato d'ortica. Tra le malattie fungine, invece, bisogna menzionare l'oidio, chiamato anche albugine per la muffa biancastra con cui si manifesta; esso determina disseccamenti progressivi, fino alla morte della pianta nelle situazioni più estreme. Questa malattia è contrastabile con appositi anticrittogamici.



COMMENTI SULL' ARTICOLO