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Il giglio è uno dei fiori preferiti dai coltivatori, infatti questo bulbo, sia che vada ad abbellire un giardino, sia che vada ad abbellire un terrazzo, non presenta particolari difficoltà per quel che riguarda la sua coltivazione, è anzi uno dei fiori in assoluto più semplici da coltivare, ma che a fronte di una cura davvero minima garantisce un risultato a dir poco fantastico. La migliore zona di esposizione per un giglio è quella che gli garantisce almeno, ma non più, di sei ore di luce solare. Se messo in una posizione del genere il vostro bulbo darà dei risultati meravigliosi con fantastiche e ricchissime fioriture che faranno la felicità di chi ha coltivato la pianta. Un altro fattore da considerare nella scelta del luogo ideale dove sistemare il vostro giglio è quello della ventosità, è bene infatti scegliere una zona ben riparata dalle correnti d'aria e da venti impetuosi, i quali danno un estremo fastidio alla vostra piantina che potrebbe risentirne nella sua crescita.
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Nella scelta del terreno migliore dove mettere a dimora il bulbo va sicuramente tenuto conto con molta attenzione della qualità drenante del terreno, è infatti molto importante che il terreno del giardino non sia incline a formare fastidiosi e malsani ristagni di acqua, i quali possono causare gravissimi problemi al bulbo, primo fra tutti la muffa. In ogni caso il bulbo predilige terreni ben soffici e non troppo asciutti, che siano in ogni caso ricchi di sostanze organiche che possano nutrire il bulbo. Se coltivate in vaso usate uno strato di argilla oppure utilizzate della sabbia nel composto per aumentarne la capacità drenante del terreno ed aumentare la chances di vedere fiorire al meglio i vostri gigli.
I bulbi vanno messi a dimora in primavera oppure in autunno, ogni bulbo va interrato nel terreno ideale di cui abbiamo già parlato ad una profondità di almeno 10 o 15 centimetri e sopratutto ad una distanza di almeno 2 centimetri l'uno dall'altro, per evitare che le piante crescendo vadano a “soffocarsi” a vicenda. Se piantate il vostro bulbo in autunno è una idea davvero molto buona quella di utilizzare un maggiore strato di concime, ciò darà maggiore spessore al terreno ed avrà il duplice beneficio di nutrire maggiormente la pianta e proteggere meglio il bulbo dal freddo intenso dell'inverno; tramite questo piccolo ma utile accorgimento le radici cresceranno più in fretta ed il bulbo all'inizio della primavera darà subito i suoi frutti, esplodendo nella fioritura. Il giglio, essendo tra le altre cose una bulbosa dalle radici perenni, non necessita di rinvasi frequenti, se ogni quattro o cinque anni però avvertite la necessità di rinvasare la pianta fatelo nello stesso periodo indicato pe la messa a dimora, ossia all'inizio della primavera oppure all'inizio dell'autunno.
Come abbiamo già provveduto a sottolineare il giglio necessità di un terreno molto drenante che scoraggi notevolmente la formazione di dannosi ristagni di acqua, tuttavia c'è un periodo dell'anno durante il quale il giglio deve essere irrigato con grande frequenza, parliamo del periodo della fioritura; durante questa fase la pianta va annaffiata in maniera molto copiosa lasciando però asciugare il terreno tra una irrigazione e l'altra, man mano che si avvicina giugno è bene cominciare a diradare la frequenza con la quale si irriga sino a sospendere completamente la somministrazione di acqua da metà luglio sino a settembre, limitandosi a mantenere umido il terreno. E' preferibile, inoltre, annaffiare i gigli durante le prime ore del mattino, questo piccolo accorgimento servirà a diminuire le probabilità che la vostra pianta possa essere attaccata da fastidiosi funghi e parassiti, ricordatevi che spesso sono proprio queste piccole ma necessarie azioni che fanno la differenza tra una buona fioritura ed una fioritura eccellente.
Come abbiamo detto il giglio non è difficile coltivazione, ed infatti non è necessaria una particolare o regolare concimazione della vostra pianta. Il giglio infatti si accontenta di essere concimato a dovere nella fase della ripresa vegetativa, in questa fase infatti la pianta va aiutata con un concime specifico per piante liliacee. Inoltre è preferibile concimare con un composto granulare ed a lento rilascio, non sarà dunque neppure necessario provvedere alla concimazione ad intervalli regolari, basterà infatti aggiungere il composto al terriccio una volta l'anno.
Il giglio si propaga attraverso bulbilli ed è dunque una splendida idea quella di seguire il consiglio già dato nella sezione apposita sulla propagazione dei bulbi, ossia cercate ogni anno di togliere dal terreno i bulbilli e metterli in un luogo fresco ed asciutto sino alla primavera, quando potrete interrarli; se lasciate i bulbilli dove sono c'è il pericolo che il “troppo affollamento” possa infine soffocare il bulbo piantato in origine. Il giglio si riproduce anche per semina, ma come abbiamo già spiegato sempre nella sezione apposita sulla propagazione, trattasi di una operazione davvero difficile e sopratutto molto lunga che dunque tendiamo a sconsigliare.
Che il giglio sia una pianta semplice da coltivare lo abbiamo già sottolineato e la potatura rientra perfettamente in quanto detto, ovviamente tutte le bulbose, come saprete di certo, non sono ostiche dal punto di vista della potatura e di certo non è il giglio ad andare controcorrente; sarà dunque semplicemente rimuovere i fiori oramai appassiti e togliere le foglie secche di tanto in tanto e nessuna altra operazione di potatura andrà effettuata.
Il giglio tende ad iniziare a fiorire anche a marzo, tuttavia parliamo di una varietà di piante che fiorisce con il caldo, in estate e per tutta la sua durata ed anzi, se trattato e coltivato in maniera specifica il giglio riesce a fiorire durante tutto l'anno. Il giglio dà vita ad uno splendido fiore di colore bianco a forma di ombrello che emana un profumo delicato e gradevolissimo.
A fronte della sua estrema facilità di coltivazione il giglio è uno di quei bulbi che maggiormente soffrono per attacchi di funghi e parassiti. In particolare vi sono molte varietà di funghi che attaccano preferibilmente il giglio ed in questo caso diventa importantissima la prevenzione più che la cura a seguito di attacchi. Vi è poi un virus che attacca il giglio causando la formazione di getti apicali trasformati, in caso di attacco gli esemplari colpiti vanno semplicemente eliminati poiché non vi è cura in gradi di salvarli. Un ultimo batterio che attacca con particolare malignità il giglio è l'Erwinia carotovora che provoca il marciume del bulbo ed è però evitabile attraverso la solita prevenzione e tramite una particolare attenzione nell'irrigazione, di nuovo vi esortiamo ad evitare di andare a favorire la formazione di ristagni d'acqua, i quali sono i nemici numero uno dei bulbi in generale e dei gigli in particolare.
Ancora una volta ripetiamo, perché è giusto sottolineare una delle peculiari caratteristiche di questa pianta, che il bulbo del giglio non è per niente difficile da coltivare e necessita di cure minime per dare ottimi risultati, per questo motivo in particolare non vi sono grossi consigli da dare quando si compra un giglio in un garden, tranne le solite cose che riguardano ovviamente in generale il modo in cui è stata trattata la pianta, perché ovviamente se il terreno è eccessivamente asciutto è ovvio che si nota all'istante che la pianta è stata decisamente “maltrattata”. Nonostante questo c'è in ogni caso un piccolo accorgimento che si può dare in merito al giglio, quando infatti comprate questo bulbo cercate di scegliere quelli più grossi e che abbiamo già le radici.
Le varietà di giglio, come già detto all'inizio di queste pagine, sono davvero moltissime e pertanto si è vista la necessità di dividere in quattro macro varietà i gigli, diversificandoli in base alla loro forma ed alle loro caratteristiche peculiari. I gigli martagon sono caratterizzati da fiori penduli con petali molto ricurvi all'indietro, tra le specie di giglio martagon ve ne sono molte con fiori molto scuri, che vanno dal rosso sino al rosa. Tra gli isolirion segnaliamo invece il lilium croceum, che ha fiori eretti ed a forma di imbuto dal colore giallo molto vivo. Gli eulirion sono caratterizzati da fiori orizzontali a forma di tromba e sono caratterizzati da molte specie con fiori color bianco candido. L'ultima macrospecie è quella degli Archelirion, caratterizzati da fiori larghi e molto aperti.
I gigli sono molto utilizzati per le loro proprietà medicinali, diverse parti di queste piante infatti, bulbi compresi, sono utilizzati per preparare tisane benefiche o impacchi per curare piaghe e bruciature varie. Il giglio è utilizzato in molti stemmi araldici e comunali, il più noto è quello della città di Firenze, utilizzato anche dalla sua squadra di calcio, la Fiorentina; tuttavia non sono in molti a sapere che in realtà quello stilizzato sullo stemma dell'Associazione Calcio Fiorentina e sullo stemma cittadino, sebbene sia conosciuto come Giglio di Firenze, è in realtà un iris.
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