Larve lepidotteri

Cosa sono e come si classificano

I lepidotteri sono un ordine di insetti composto da più di 120 famiglie diverse e raggruppano quasi 160.000 specie: solo i coleotteri sono più numerosi. L'ordine dei lepidotteri si suddivide in quattro sotto-ordini, benché la maggior parte delle specie rientri in quello della Glossata. Questi insetti si possono classificare anche in base alla tipologia di ali: se quelle anteriori sono più grandi e più ricche di nervature di quelle posteriori rientrano nella categoria degli eteroneuri, se le ali sono uguali in quella degli omoneuri. I lepidotteri sono presenti soprattutto nelle zone tropicali, ma se ne trovano esemplari in tutto il mondo e solo in Italia se ne contano quattromila specie diverse. Il nome "lepidottero" deriva da due parole greche che significano "scaglia" e "ala" e fanno riferimento alle squame che ricoprono le ali.
Lepidottero

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Caratteristiche morfologiche

Larva farfalla Nella sua forma adulta il lepidottero ha un corpo composto da testa, torace, addome e zampe e possiede due paia di ali. La testa è occupata da un caratteristico paio di occhi composti, ovvero formati da numerose piccole lenti, che permettono alla farfalla di orientarsi in volo. Sulla testa si trovano anche le antenne, sedi degli organi di senso tattile e chimico. Completa la testa un apparato succhiante simile a una piccola proboscide detto spiritromba, con il quale le farfalle succhiano il nettare dai fiori. La spiritromba può essere di diversa lunghezza: da un semplice abbozzo (in questo caso le farfalle si nutrono di polline) a tre volte il corpo della farfalla, permettendole di nutrirsi librandosi in volo. Le ali del lepidottero sono ricche di nervature e tubicini attraverso i quali passa l'ossigeno. Sono dei più svariati colori e hanno un ruolo cruciale come sistema difensivo: permettono di mimetizzarsi e, se vivacemente colorate, possono indicare ai predatori un possibile pericolo a livello tossico o repellente.

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Il ciclo biologico

Uova lepidottero I lepidotteri nel corso della loro vita modificano sostanzialmente il loro corpo attraverso un processo in quattro stadi chiamato metamorfosi: dalle uova infatti nasce il bruco, o larva, che si trasforma in crisalide (pupa) e successivamente in farfalla, la forma adulta. Le uova vengono deposte sulla pagina inferiore della foglia di una pianta. La larva che ne fuoriesce è molto diversa dalla farfalla: non ha le ali e si muove grazie a zampe e pseudo-zampe. Giunto alla maturità il bruco smette di nutrirsi della pianta ospite e cerca un luogo dove trascorrere la fase successiva da crisalide: un bozzolo in cui avvolgersi o un luogo riparato a cui ancorarsi. In questa fase il lepidottero resta immobile fino al momento di trasformarsi in farfalla. Questo processo si chiama sfarfallamento e avviene solitamente tra aprile e maggio e tra luglio e agosto.


Larve lepidotteri: Danni all'agricoltura

Bruco farfalla I lepidotteri allo stato larvale sono fitofagi: si cibano cioè di foglie, e più raramente di altre parti vegetali come il legno e i frutti. Sotto questo punto di vista possono essere monofagi o polifagi, prediligere quindi una sola tipologia di pianta o nutrirsi di più specie. Possono inoltre attaccare le piante in tre modi diversi: mangiandone completamente la foglia e lasciando solo la nervatura (bruchi defogliatori); lasciando una patina simile a un ricamo sulla foglia (bruchi ricamatori); scavando gallerie in foglie e rami (bruchi minatori). Per la loro voracità e velocità di azione i bruchi sono considerati dei temibili parassiti per numerose colture, ma fortunatamente i sistemi per debellarli sono efficaci e collaudati. Oltre all'uso di tradizionali insetticidi chimici è possibile mettere in atto misure preventive come la rimozione manuale delle uova o utilizzare rimedi naturali come i macerati, il piretro o il Bacillus thuringiensis, un batterio che neutralizza le larve.



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