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In base al clima, la cavolaia può compiere generalmente dalle 3 alle 4 generazioni all'anno. Gli adulti della cavolaia compaiono da aprile e lo sfarfallamento continua fino a maggio, dove avviene il primo volo. Questi adulti si accoppiano e depongono poi le uova a gruppi di 30 nelle pagine inferiori delle foglie del cavolfiore. Le larve nascono dopo circa 15 giorni e compongono la prima generazione, vivendo per un certo periodo in gruppo. Quando raggiungono la maturità sviluppano la crisalide, i nuovi adulti che compongono la seconda generazione compaiono a fine giugno-inizio luglio, effettuando il secondo volo. Dopo questa generazione ce ne possono essere delle altre. Se le temperature sono troppo basse la cavolaia, appena nata, si nasconde nel terreno e trascorre il periodo freddo sotto forma di pupa. Una volta che le temperature sono più alte, la pupa diventa larva e si trasferisce sulle piante colpite per nutrirsene.
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Gli attacchi della cavolaia si verificano soprattutto in primavera perché è un insetto che non resiste ai climi troppo rigidi o troppo elevati. Di conseguenza, il periodo più pericoloso per la pianta è proprio la primavera, in quanto le larve divorano le foglie. Si può evitare, però, che si verifichino gli attacchi o che diventino eccessivi attraverso dei metodi preventivi. Uno dei metodi più sicuri consiste nell'accostare la coltura colpita dalla cavolaia a delle piante che abbiano un effetto repellente. Una di queste piante è sicuramente la menta, in grado di allontanare non solo le larve ma anche gli adulti. Un altro metodo che previene l'attacco di quest'insetto è la sarchiatura: questa operazione prevede il rimescolamento del terreno superficiale, distruggendo le malerbe, utile a scovare ed eliminare le pupe nascoste nel suolo. Da non scartare è l'azione preventiva manuale, ovvero rimuovere a mano le uova dalle piante, le quali sono facilmente riconoscibili per via del loro colore giallo.
Per combattere la cavolaia si utilizzano insetticidi chimici o biologici. Sono maggiormente consigliati quelli biologici, in quanto non sono pericolosi per l'ambiente, e se usati correttamente possono avere effetto anche sulle larve della cavolaia. I prodotti biologici più utilizzati sono i macerati di pomodoro, di assenzio e di sambuco, e si ricorre a questi metodi quando non è possibile eliminare manualmente le uova. Si può utilizzare anche il piretro, un insetticida naturale ricavato dai fiori, ma questo non uccide soltanto la cavolaia ma anche tutti gli insetti utili. La lotta biologica avviene anche attraverso un batterio, il Bacillus thuringensis, che viene somministrato alle piante sotto forma di soluzione zuccherina. Per quanto riguarda la lotta che utilizza prodotti chimici è consigliata solo se gli attacchi sono massicci.
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