Cuscuta

Come annaffiare

La Cuscuta è una pianta parassita senza clorofilla, perciò non può alimentarsi attraverso la fotosintesi. Dunque nel caso di allevamento in terra o in vaso, una volta spuntato il germoglio dal seme interrato, è necessario annaffiare la Cuscuta solo fino a quando, una volta scelta la pianta ospite da parassitare, le si sarà avvolta. La Cuscuta dopo avere radicato al suolo, cresce rapidamente avvolgendosi su altre piante. Una volta inseriti i suoi austori, i filamenti attraverso i quali succhia la linfa della pianta ospite, si stacca definitivamente da terra. Successivamente vivrà tutta la sua vita senza alcun legame con il terreno, nutrendosi dalla pianta che la ospita e morendo solo dopo aver prodotto i semi che, ricadendo al suolo, raggiungeranno lo scopo: la riproduzione. Molto temuta in agricoltura, in particolare nei medicai dove provoca danni ingenti all'erba medica, viene allevata per le sue molteplici ed efficaci proprietà curative, sia del fusto che di fiori e semi.
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Coltivare cuscuta

Stelo cuscuta Per coltivare la Cuscuta epithymum, la più comunemente utilizzata in fitoterapia, è sufficiente piantare i suoi semi in un piccolo germinatore. Una volta formata la radice e spuntato il germoglio, la Cuscuta va posta accanto a una pianta ospite. Le piante da parassitare preferite della Cuscuta sono le specie labiate, ad esempio: menta, rosmarino, timo, maggiorana e santoreggia, oppure le varietà leguminose, cioè fagioli, fave, piselli, trifoglio ed erba medica, comprese le specie ornamentali con il fiore a bacello. Quando la Cuscuta inizia a ramificare sulla pianta ospite e comincia a nutrirsi della linfa, la sua radice muore, perdendo il contatto con il terreno. I tralci della Cuscuta ramificano velocemente e si allungano fra maggio e settembre, formando estese ragnatele di tralci. La fioritura inizia a giugno, mese nel quale è già possibile iniziare la raccolta dei semi.

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Concimazione

Pianta parassitaria fiori La raccolta della Cuscuta può avvenire nei campi e in quei luoghi dove cresce in forma selvatica, oppure mediante coltivazione in vaso e in piena terra. Nel caso di allevamento della Cuscuta, dato che la sua crescita va a discapito della pianta ospite, è necessario nutrire la pianta parassitata che favorirà indirettamente la concimazione della Cuscuta. Questa operazione serve a potenziare le ramificazioni fino al momento della fioritura, per la raccolta dei semi e degli steli della Cuscuta, secondo l'utilizzo a scopo terapeutico. Pianta parassita e infestante, molto temuta dagli agricoltori, la Cuscuta fin dall'antichità viene utilizzata per la cura di tantissime patologie. Nella fitoterapia occidentale vengono fatti bollire gli steli per la preparazione di decotti, nella fitoterapia cinese sono impiegati solo i suoi semi. Considerata un'erba afrodisiaca, la Cuscuta rallenta la perdita dei liquidi del corpo, per cui è efficace nella cura di leucorrea, occhi asciutti e squilibrio della minzione.


Cuscuta: Malattie e rimedi

Piante parassite foglie Costituita da elementi tannini, resine, gomma e cuscutina, nelle pratiche fitoterapiche viene impiegata l’intera pianta della Cuscuta che ancora oggi, sia in Occidente che in Oriente, viene ampiamente utilizzata. I rimedi naturali con la Cuscuta noti fin dai tempi più antichi, sono preparati con la pianta fresca che viene strofinata sulle parti malate oppure con le ramificazioni essiccate e i suoi semi, impiegati per la preparazione di decotti. La cura delle malattie con la Cuscuta prevedono l'impiego della pianta fresca sulla pelle, come rimedio contro forme di infiammazione cutanea e dermatosi. L'utilizzo della pianta essiccata e dei semi per la preparazione di decotti, consente di ottenere bevande efficaci nella cura degli ascessi, di stitichezza e atonia intestinale, compresa insufficienza epatica e molte malattie causate da intossicazione del fegato e a carico dei reni.



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