Gli adulti di mosca bianca sono insetti di piccole dimensioni, con un corpo lungo circa 3 mm e con una colorazione giallastra. Possiedono una pigmentazione che però è completamente mascherata dalla copertura cerosa che li rende di aspetto farinoso. L'apparato boccale è di tipologia pungente-succhiante con un rostro composto da tre segmenti e completato da una base membranosa. Le ali talvolta sono maculate. Gli stadi giovanili invece sono di forma ellittica e appiattita molto simili alle cocciniglie. Questi insetti sono solitamente annidati sulla pagina inferiore della foglia, dove si nutrono provocando ingiallimenti e indebolimento della pianta, fino a portare al completo defogliamento e alla morte. Avendo un apparato boccale succhiante possono facilitare la propagazione di virus e batteri.
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Le mosche bianche sono in grado di produrre moltissima melata in grado di riempire le foglie e causando di conseguenza delle fumaggini che indebolirebbero la pianta. Gli organi maggiormente colpiti dalla mosca bianca sono le foglie, infatti si nutrono a spese della linfa elaborata. Le mosche bianche sono molto dannose a causa della tendenza ad aggregarsi, la frequente partenogenesi, il breve ciclo di sviluppo creando vere e proprie piaghe per l'agricoltura. Le punture di nutrizione sono in grado di creare modificazioni alle foglie che si potrebbero manifestare con necrosi e successivo disseccamento e portando infine ad un deperimento totale della pianta. Le piante maggiormente colpite fanno parte delle solanacee, delle leguminose, delle cucurbitacee, il tabacco, gli agrumi e le piante ornamentali.
Combattere le infestazioni di questi insetti non è sempre facile dal momento che si localizzano sulla parte inferiore della foglia, oltre alla capacità di adattarsi e di resistere ai farmaci. È possibile comunque utilizzare degli insetticidi specifici sia da contatto sia da ingestione come i piretroidi. È possibile utilizzare anche dei farmaci a base di olio bianco miscelato ad un insetticida, oppure la fumigazione in serra prima dell'inizio del ciclo della colture (per esempio con zolfo). Un'altra possibilità è quella di utilizzare insetti non parassitari antagonisti della mosca bianca, ma non in tutte le zone climatiche ciò è possibile. In fatto di prevenzione sarebbe necessario proteggere le piantine durante il trasporto, si dovrebbe isolare la serra dall'esterno, oppure applicare delle trappole cromotropiche gialle all'interno delle serre.
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