Zolfo in agricoltura

Caratteristiche principali

La proprietà disinfettante e fungicida dello zolfo è nota ed utilizzata da tempo, ad esempio i Romani lo usavano per combattere la tignola, un lepidottero che attacca la vite. Nel corso del XV secolo è stato impiegato come disinfettante nelle abitazioni durante l'epidemia della peste nera. Dal XIX secolo in poi lo zolfo in agricoltura è stato impiegato in modo massiccio in polvere ma anche sotto forma di solfati liquidi, come ad esempio il solfato di rame. Il processo fungicida del trattamento con lo zolfo è basato sull'azione del suo vapore emesso già alla temperatura di circa 20°C e che entra all'interno delle cellule del patogeno. Lo zolfo provoca un rallentamento della crescita o addirittura la distruzione del fungo che non causa, salvo rari casi, lo sviluppo di una generazione di patogeni resistenti.
Zolfo minerale

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Impieghi principali

Formiche parassite È consentito l'utilizzo dello zolfo in agricoltura biologica, ma essendo irritante del sistema respiratorio, della pelle e degli occhi, si consiglia un periodo di sicurezza prima che sia possibile raccogliere, lavorare o mangiare i prodotti. Ad esempio, per un utilizzo di miscele contenenti un quantitativo di zolfo del 80% viene consigliato un periodo di sicurezza da 3 a 5 giorni. Lo zolfo è utilizzato sia nella prevenzione e nella cura contro l'oidio, il ragno rosso e la muffa, che contro l'azione di formiche e numerosi altri insetti. Lo zolfo è in commercio in due versioni, la polvere di zolfo, o zolfo sublimato e lo zolfo bagnabile. Lo zolfo sublimato, pronto all'uso, è usato maggiormente nelle colture in serra mentre lo zolfo bagnabile, diluito in acqua, è usato miscelandolo con altre soluzioni come la poltiglia bordolese.

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Effetti positivi e negativi

Terriccio zolfo L'efficacia dell'azione dello zolfo in agricoltura, legata all'emissione del suo vapore, è influenzata molto dalla luminosità, tanto che l'effetto può essere 5 volte superiore durante il bel tempo e con cielo sereno rispetto a quello con il cielo coperto. La temperatura è un'altro fattore da tenere in considerazione in quanto si è scoperto che l'azione dello zolfo è scarsa o nulla a temperature inferiori ai 18°C ed è massima nell'arco di 23-25°C. L'effetto dello zolfo diventa poi pericoloso quando le temperature sono molto elevate perché, superati i 30°C, la polvere di zolfo passa allo stato gassoso e si combina con l'ossigeno trasformandosi in triossido di zolfo (SO3), corrosivo e molto pericoloso. Conseguentemente il triossido di zolfo a contatto con l'acqua si trasforma in acido solforico, ancora più nocivo.


Zolfo in agricoltura: Preparazione e utilizzo del solfato di rame

Cristalli di solfato di rame Il solfato di rame si presenta come un sale di colore blu che, diluito in acqua, è utilizzato in agricoltura come fungicida grazie alla sua azione disinfettante. Previene e cura lo sviluppo di un certo gruppo di funghi che attaccano le piante e possono causare la morte o la perdita del raccolto. La preparazione prevede la diluizione completa di solfato di rame nella proporzione di 150 gr per 10 litri di acqua. Questa soluzione va spruzzata su tutte le parti aeree delle piante, bagnando le foglie sia nella parte superiore che in quella inferiore, una o due volte alla settimana. Non ci sono problemi di tossicità sulle piante, a meno che non si superi la temperatura ambientale di 30°C. Si consiglia di preparare solo la quantità necessaria per l'utilizzo, perché dopo 24 ore il composto inizia a perdere le sue proprietà curative.



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