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L'olio che si ottiene da questa particolare cultivar si caratterizza per essere decisamente reputato, con una ricchezza importante di componenti, mentre si dimostra sempre piuttosto povero per quanto riguarda l'acidità.
Interessante mettere in evidenza come l'olio che si ottenga dalle olive della Bianchera si caratterizza anche per una grande ricchezza di polifenoli, che sono in grado di garantire maggior sapore ed aroma all'intero prodotto.Tra le principali caratteristiche dell'olio della Bianchera, quelle che risaltano di più sono indubbiamente i profumi fruttati e i gusti tendenti all'amarognolo, risultato dell'abbondanza di polifenoli che contraddistingue questo prodotto, senza dimenticare anche una chiusura piccante che rappresenta una sorta di ciliegina sulla torta.I gusti più marcati che si possono riscontrare in questo particolare olio sono quelli del carciofo fresco e delle erbe.Si tratta di aromi che sembrano davvero preponderanti, visto che sono messi a disposizione proprio dagli impollinatori, ovvero il Frantoio e il Pendolino.Nel momento in cui vengono impollinati da parte di cultivar differenti, come ad esempio il Maurino ed il Grignano, allora dobbiamo sottolineare come le caratteristiche dal punto di vista organolettico di quest’olio bianchera cambiano notevolmente, diventando molto più delicate e soavi.La cultivar Bianchera viene chiamata in diversi modi: ad esempio, in lingua slovena si usa riprendere la denominazione di Belica, proprio in virtù del fatto che lo sviluppo veniva mantenuto fermo e costante verso l’alto, in maniera tale da poter combinare la sua coltivazione con quella della pianta della vite, un espediente particolarmente ingegnoso.
Ad ogni modo, questa usanza è stata completamente lasciata in abbandono al giorno d’oggi, visto che attualmente si è deciso di puntare maggiormente su delle potature che possano fare in modo di conservare in maniera organizzata e ordinata la chioma e, in modo particolare, cercare di non andare ad intaccare la più elevata produttività.Le potature, proprio per questa ragione, hanno la particolare tendenza a mettere a disposizione uno sfoltimento nella parte centrale, in maniera tale da favorire una migliore e più accurata esposizione ai raggi del sole.Si tratta di una caratteristica estremamente importante, in modo particolare all’interno delle regioni dell’Italia settentrionale, in cui il sistema che viene scelto per l’allevamento è fortemente influenzato dalle condizioni climatiche e, in modo specifico, dai venti di bora.La raccolta delle olive si caratterizza per essere eseguita nel corso degli ultimi giorni della stagione autunnale e per essere portata a termine ogni volta senza servirsi di strumenti automatici, ma prediligendo ancora un sistema manuale.La maturazione, che avviene in modo decisamente tardivo, mette a disposizione delle uve decisamente verdi, che si caratterizzano per raggiungere un’invaiatura parziale. La cultivar, di conseguenza, può contare su una buonissima resistenza nei confronti dei venti salini che spirano sul mare, ma riesce anche a resistere ottimamente a terreni di natura calcarea, così come sopporta anche delle potature davvero molto intense e drastiche e reagisce bene alle basse e gelide temperature.
Tra i vari pericoli che possono attaccare la pianta di Olivo Bianchera, ne troviamo due in particolare: si tratta di fastidiosi parassiti come la rogna ed il ciclonio, con cui però questa pianta ha un buon grado di sopportazione, mentre soffre molto di più la tignola e la mosca olearia.All’interno dei substrati calcarei l’impollinazione si verifica grazie alle cultivar del Leccio e del Pendolino, mentre sui terreni più argillosi e ghiaiosi si sfrutta il Grignano.
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