olivo albero

Caratteristiche

L'olivo albero si caratterizza per essere una pianta particolarmente longeva, dal momento che può arrivare fino a diverse centinaia di anni di vita.

Questa caratteristica è legata, in modo particolare, alla particolarità che questa pianta è in grado di rigenerare in modo completo o, almeno in parte, l'apparato epigeo e ipogeo che risultano danneggiati.

L'olivo si caratterizza per essere una pianta sempreverde, dal momento che la sua fase vegetativa continua per tutto l'anno, anche se presenta un calo fisiologico durante la stagione invernale.

L'olivo è una pianta tradizionalmente basitone, ovvero che può contare su una forma conica senza che subisca degli interventi antropici.

Le gemme sono, nella maggior parte dei casi, appartenenti alla tipologia ascellare, mentre i fiori sono ermafroditi, dalle dimensioni piuttosto ridotte, dalla colorazione bianca e senza alcun profumo.

Le foglie presentano tipicamente una forma lanceolata e sono collocate in verticilli ortogonali fra loro, oltre a poter contare su una colorazione verde.

Il frutto dell'olivo si caratterizza per essere una drupa dalla forma ovale e presenta una caratteristica particolarmente importante: infatti, da esso si estra un olio che viene utilizzato frequentemente in commercio, l'olio di oliva.

olivo albero

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Pratiche colturali

olivo albero 2 Per poter arrivare ad ottenere un ottimo livello produttivo, è fondamentale pratica un'ottima operazione di potatura di produzione, considerando qualche semplice, ma fondamentale regola.

Prima di tutto, sarà necessario provvedere alla manutenzione di un corretto punto di equilibrio tra la vegetazione e la fruttificazione; la pianta di olivo si caratterizza per sviluppare dei rametti che presentano una lunghezza che si aggira tra 25 e 50 centimetri.

Ricordiamo come una produzione eccessiva nel corso di un anno, provoca poi un esaurimento delle componenti nutritive che vengono messe a disposizione dell'olivo albero e ciò potrebbe portare ad un'alternanza di produzione.

Infine, è importante ricordare come la competizione ormonale tra i vari frutti della medesima pianta di olivo, rappresenta il fattore primario che provoca poi la cascola che precede la raccolta.

Esistono altre due pratiche colturali che, sebbene abbiano un'importanza minore, sono sempre da tenere in considerazione: stiamo parlando dell'irrigazione e della concimazione.

L'irrigazione è fondamentale, in particolar modo, nei primi anni dell'olivo albero e durante la stagione estiva, più che altro per evitare carenze idriche.

La concimazione, invece, denota tutta la sua importanza durante l'impianto, ma anche quando si verifica la piena produzione.

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Portainnesti e messa a dimora

Alla stregua di portainnesti si possono tranquillamente utilizzare gli oleastri e gli olivastri. In questo ultimo caso, si tratta di piante che vengono ricavate da semi di specie coltivate e, come tutti i franchi, possono contare su un'elevata disomogeneità di sviluppo, che si può notare in modo particolare in tutti gli olivi, anche in virtù del fatto che un gran numero di specie di questa pianta si caratterizzano per essere autosterili.

Per quanto riguarda l'impianto è importante sottolineare come, in precedenza alla messa a dimora delle piante di olivo e dopo aver deciso in quale luogo effettuare tale operazione, è necessario eseguire alcune operazioni.

In primo luogo, si dovrà livellare e spietrare il terreno su cui si effettuerà l'impianto, per poi lavorarlo fino in profondità sfruttando un aratro ripuntatore, in modo tale da dissodare il terreno; a questo punto proseguiamo con una concimazione utilizzando letame e una fosfo-potassica.

A questo punto sarà necessario organizzare una rete di scolo, per poi effettuare il tracciamento dei sesti e l'apposizione dei tutori che riguardano le future piantine, per poi provvedere infine alla potatura di trapianto, nel caso in cui sia necessaria, delle piantine.

Il periodo che risulta maggiormente adatto per effettuare un'operazione delicata come l'impianto è, senza ombra di dubbio, la prima parte della stagione primaverile, sempre prima che la pianta proceda alla ripresa vegetativa (in tutte quelle zone che sono caratterizzate da una stagione invernale con un clima mite, allora si suggerisce di porre a dimora le piantine di olivo durante la stagione autunnale.


olivo albero: Malattie e avversità

I più importanti pericoli biologici che possono colpire la pianta di olivo sono rappresentati da agenti di danno, come ad esempio gli insetti, ma anche da agenti di malattia, come funghi o batteri.

Le avversità biologiche maggiori sono provocate da insetti: si tratta del Cicloconio (che viene chiamato spesso anche come occhio di pavone), la lebbra delle olive e la rogna dell'olivo.

Nel primo caso, si tratta di una delle più potenti e pericolose malattie di natura fungina che attacca le foglie, ma si annida anche nei frutti e nei rametti.

La lebbra delle olive, invece, è una malattia che compare sopratutto durante la stagione autunnale, ovvero quando parte il periodo delle piogge. Questa malattia va a concentrare la sua attività maligna sopratutto sui frutti in via di maturazione, con la formazione di macchie piuttosto ampie.

La rogna dell'olivo rappresenta uno dei più pericolosi batteri, che va a colpire i rami, le foglie e le radici, ma in misura minore anche tutto il resto dell'olivo albero.


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