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Per poter arrivare ad ottenere un ottimo livello produttivo, è fondamentale pratica un'ottima operazione di potatura di produzione, considerando qualche semplice, ma fondamentale regola.
Prima di tutto, sarà necessario provvedere alla manutenzione di un corretto punto di equilibrio tra la vegetazione e la fruttificazione; la pianta di olivo si caratterizza per sviluppare dei rametti che presentano una lunghezza che si aggira tra 25 e 50 centimetri.Ricordiamo come una produzione eccessiva nel corso di un anno, provoca poi un esaurimento delle componenti nutritive che vengono messe a disposizione dell'olivo albero e ciò potrebbe portare ad un'alternanza di produzione.Infine, è importante ricordare come la competizione ormonale tra i vari frutti della medesima pianta di olivo, rappresenta il fattore primario che provoca poi la cascola che precede la raccolta.Esistono altre due pratiche colturali che, sebbene abbiano un'importanza minore, sono sempre da tenere in considerazione: stiamo parlando dell'irrigazione e della concimazione.L'irrigazione è fondamentale, in particolar modo, nei primi anni dell'olivo albero e durante la stagione estiva, più che altro per evitare carenze idriche.La concimazione, invece, denota tutta la sua importanza durante l'impianto, ma anche quando si verifica la piena produzione.Alla stregua di portainnesti si possono tranquillamente utilizzare gli oleastri e gli olivastri. In questo ultimo caso, si tratta di piante che vengono ricavate da semi di specie coltivate e, come tutti i franchi, possono contare su un'elevata disomogeneità di sviluppo, che si può notare in modo particolare in tutti gli olivi, anche in virtù del fatto che un gran numero di specie di questa pianta si caratterizzano per essere autosterili.
Per quanto riguarda l'impianto è importante sottolineare come, in precedenza alla messa a dimora delle piante di olivo e dopo aver deciso in quale luogo effettuare tale operazione, è necessario eseguire alcune operazioni.In primo luogo, si dovrà livellare e spietrare il terreno su cui si effettuerà l'impianto, per poi lavorarlo fino in profondità sfruttando un aratro ripuntatore, in modo tale da dissodare il terreno; a questo punto proseguiamo con una concimazione utilizzando letame e una fosfo-potassica.A questo punto sarà necessario organizzare una rete di scolo, per poi effettuare il tracciamento dei sesti e l'apposizione dei tutori che riguardano le future piantine, per poi provvedere infine alla potatura di trapianto, nel caso in cui sia necessaria, delle piantine.Il periodo che risulta maggiormente adatto per effettuare un'operazione delicata come l'impianto è, senza ombra di dubbio, la prima parte della stagione primaverile, sempre prima che la pianta proceda alla ripresa vegetativa (in tutte quelle zone che sono caratterizzate da una stagione invernale con un clima mite, allora si suggerisce di porre a dimora le piantine di olivo durante la stagione autunnale.I più importanti pericoli biologici che possono colpire la pianta di olivo sono rappresentati da agenti di danno, come ad esempio gli insetti, ma anche da agenti di malattia, come funghi o batteri.
Le avversità biologiche maggiori sono provocate da insetti: si tratta del Cicloconio (che viene chiamato spesso anche come occhio di pavone), la lebbra delle olive e la rogna dell'olivo.Nel primo caso, si tratta di una delle più potenti e pericolose malattie di natura fungina che attacca le foglie, ma si annida anche nei frutti e nei rametti.La lebbra delle olive, invece, è una malattia che compare sopratutto durante la stagione autunnale, ovvero quando parte il periodo delle piogge. Questa malattia va a concentrare la sua attività maligna sopratutto sui frutti in via di maturazione, con la formazione di macchie piuttosto ampie.La rogna dell'olivo rappresenta uno dei più pericolosi batteri, che va a colpire i rami, le foglie e le radici, ma in misura minore anche tutto il resto dell'olivo albero.
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