Pistacchio

vedi anche: Il pistacchio

Annaffiamento e irrorazione del pistacchio

Questa magnifica pianta trae origine quasi esclusivamente dal continente asiatico e fa parte dell'ampio raggruppamento familiare delle Anacardiaceae. Solamente nell'estremo meridione d'Italia, in particolare nell'isola siciliana, l'albero viene abitualmente coltivato, e ciò in virtù delle peculiari favorevoli condizioni ambientali e climatiche. La coltura viene normalmente praticata per la raccolta degli edibili e pregiati frutti, nondimeno la pianta può trovare utilizzo anche per finalità ornamentali. Il Pistacchio andrà irrorato con costanza e regolarità durante la stagione primaverile e soprattutto nel pieno dell'estate, con frequenze anche molto ravvicinate tra loro. Nella restante parte dell'anno, le bagnature verranno opportunamente sospese, tranne che in caso di lunghi periodi siccitosi.
Pistacchio

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Cura e coltura del pistacchio

Pistacchio fiore Il Pistacchio ha una crescita progressiva e non repentina, e può arrivare a toccare un'altezza media di 7-8 metri. Assai durevole e di grande vigore, si adeguerà agevolmente a diverse tipologie di suolo, da quello calcareo e marnoso finanche a quello più povero e arido. Sarà consigliabile, in ogni caso, approntare una terra di coltura poco umida, profonda e non compatta, pregna di sostanze organiche e drenata efficacemente, mediante aggiunta di materiali sabbiosi. Al termine del periodo invernale, si renderanno necessarie annuali opere di potatura, finalizzate allo sfoltimento del fogliame e alla eliminazione delle ramificazioni ormai invecchiate e avvizzite. La pratica avrà l'effetto di donare maggiore aerazione e luminosità all'intera pianta, con benefiche conseguenze sulla produzione dei frutti.

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Fertilizzazione e concimazione della pianta

Frutti pistacchi Per quanto riguarda l'assunzione dei necessari nutrienti, la pianta arborea presenta comuni e non particolari esigenze di essere concimata. La fertilizzazione sarà concentrata in periodo primaverile, orientativamente dalla fine di marzo sino al maggio inoltrato, e si differenzierà notevolmente in base all'età dell'albero. Per quanto riguarda i nuovi esemplari, difatti, andrà privilegiato un concime contenente in netta prevalenza l'azoto a discapito delle componenti potassiche e fosforate, mentre per le piante adulte risulterà maggiormente adeguato un fertilizzante che preveda un perfetto equilibrio tra le 3 macrocomponenti. In tutti i casi, il fertilizzante prescelto dovrà essere specifico per il Pistacchio, oppure generico per piante fruttifere, nonché di natura solida, meglio se organico a base letamica.


Pistacchio: Esposizione e patologie ravvisabili

Frutta secca La pianta in esame dovrà essere preferibilmente posizionata in un habitat decisamente illuminato e assolato, con diretta esposizione agli irraggiamenti del sole. Rustica e vigorosa, non patirà caldi torridi né i freddi invernali, sino a molti gradi sottozero, nondimeno condizioni termiche rigide potranno compromettere seriamente la produzione dei desiderati frutti. Il Pistacchio, infine, potrà essere in qualche occasione soggetto a patologie crittogamiche, in particolare alle ramificazioni, nonché danneggiato da vari insetti e parassiti, come ad esempio il megastigmus pistaciae. Si tratta di un piccolo e nocivo insetto che suole cibarsi abitualmente del succo e della polpa delle drupe mature: il contrasto sarà affidato all'impiego di specifici insetticidi, preferibilmente biologici oppure chimici.



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