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Le proprietà benefiche del frutto Nashi sono molte, oltre ad essere buono e dissetante, aiuta a reintegrare i sali minerali persi con la sudorazione, ad esempio durante le giornate particolarmente calde ed afose. Si tratta di un frutto ricco di fibre che aiutano il naturale funzionamento dell'intestino. Rafforza il sistema immunitario, aiuta a mantenere il benessere della bocca e non intacca i denti con zuccheri e acidi. Il Nashi fa bene anche al sangue perché mantiene i livelli di zucchero, e abbassa inoltre la pressione sanguigna. Dona energia all'organismo, aiuta la costruzione dei tessuti e mantiene sane le ossa. Il frutto Nashi è inoltre povero di calorie ma ricco però di sali minerali (ferro, magnesio e potassio); è di grande aiuto contro i ristagni di liquidi nel corpo, e grande fonte di vitamine del gruppo B e C.
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Coltivare il pero asiatico Nashi in Italia non è una novità, anche se poco conosciuto. Il nashi è una pianta abbastanza adattabile e con modeste pretese, coltivabile nella maggior parte del territorio italiano. Resistente al freddo, può risentirne nelle aree dove gli inverni sono miti perché non viene soddisfatto il suo "bisogno di freddo" , di circa 6-7°C come media. Il Nashi è anche abbastanza resistente alla siccità. Foglie ingiallite e scarsa vegetazione si verificano maggiormente a causa di terreni molto calcarei e con pH elevato, ma si può rimediare con chelati di ferro. Il Nashi viene quasi sempre innestato su semenzali di Pyrus communis, P. pyrifolia o altre specie poiché, a differenza delle pere europee, non è affine coi porta innesti di cotogno. La fruttificazione avviene già dal primo anno di eta' della pianta di Nashi, ma deve essere ottimale la condizione di impollinazione, grazie alla vicinanza di piante dal "polline compatibile" nelle vicinanze. È essenziale anche diradare i frutti, per permettere la prolificazione di nuove gemme. Il Nashi è resistente anche agli attacchi di parassiti, vulnerabile solo a quelli di carpocapsa, il "baco" che attacca i frutti di tutte le pomacee.
Il frutto Nashi ha un sapore gradevole e fa bene all'organismo, succoso ed adatto a molteplici usi in cucina. Il consumo fresco è ideale, specie per dissetare, da solo o in aggiunta ad insalate con rucola e noci ad esempio. In Cina è anche utilizzato per arricchire gli stufati di carne. Gli chef italiani invece ci consigliano cotture brevi, specie per non alterarne la freschezza innata, ma sono ottime per gli usi classici delle parenti pere europee, via libera quindi anche a marmellate e torte di Nashi. Lo chef Jean Paul Martinengo ha sperimentato diversi piatti con il frutto Nashi, una di queste ricette prevede di spadellare le pere asiatiche con burro ed aggiungerle al baccalà. Un'altra idea divertente ci suggerisce lo chef, è utilizzare il Nashi come contenitore, per cuocere appunto all'interno del frutto dei ravioli dalla sfoglia sottile ripieni di foie gras. Un frutto il Nashi facile da usare in cucina, per preparazioni semplici, tradizionali ma anche moderne.
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