Abelia

Le generalità

L'abelia è un'arbusto appartenente alla famiglia delle Linneaceae . Al genere abelia fanno parte circa una ventina di specie . Quasi tutte queste specie sono originarie della Cina le altre dal Messico e del Giappone . L'abelia è un arbusto sempreverde o semisempreverde .

L'abelia ha , solitamente , un portamento tondeggiante e molti esemplari , una volta raggiunta l'età matura , arrivano a superare il metro d'altezza .

I fusti sono abbastanza lunghi ma poco ramificati ed una volta che gli stessi crescono con il passare del tempo tenderà ad arcuarsi . Il colore del fusto è rossastro .

Le foglie dell'Abelia risultano essere ovali , dal margine dentellato di ridottissime dimensioni molto resistenti ed assumono un colore verde scuro tendente al lucido . Per contro le foglie appena nate , invece , sono di colore bronzeo . Questo colore verrà assunto dalla pianta tutta man mano che l'autunno incalza . L'abelia , in condizioni normali , ha una fioritura abbondante e duratura , motivo per il quale è molto apprezzata come pianta da giardino . Il periodo della fioritura inizia a giugno e termina ad agosto . I fiori dell'Abelia si presentano fiori tubolosi in alcuni casi , in altri a forma di campanula all'altezza dei germogli laterali . Dai suoi fiori si sviluppa un frutto legnoso che contiene un seme singolo .

abelia grandiflora edward goucher

1 PIANTA DI RODODENDRO CATAWBIENSE GRANDIFLORUM VASO 17CM

Prezzo: in offerta su Amazon a: 17,5€


L'esposizione e clima

abelia L'Abelia preferisce l'esposizione diretta ai raggi del sole . Ma riesce ad adattarsi molto bene alla mezz'ombra . Solitamente l'Abelia preferisce i climi temperati caldi ma può vivere anche in territori più freddi senza però scendere sotto i cinque gradi sottozero . Durante l'inverno è imperativo proteggere la pianta dai venti gelidi . Sarebbe opportuno piantare questo arbusto in posizioni riparate . Nel caso quest'operazione non fosse possibile bisogna effettuare delle pacciamature con paglia e foglie in modo da proteggere la base delle piante .

  • deuzia Il nome di questo arbusto deriva dall'avvocato olandese johann van der Deutz vissuto nel diciottesimo secolo . Questo avvocato finanziò la spedizione del naturalista Thunberg in Giappone che scoprì ...
  • kalmia angustifolia rubra La kalmia deve il suo nome a Peter Kalm un discepolo finlandese di Linneo che visse intorno al diciottesimo secolo .La kalmia è un arbusto sempreverde perenne facente parte della famiglia delle Eric...
  • Fiori sul balone di un edificio Coltivare fiori in vaso da mettere in belle mostra alle finestre, sui balconi e sui terrazzi è un hobby sempre più diffuso. Molte persone vorrebbero avere un piccolo giardino dove sfogare il proprio p...
  • abelia L'abelia è un'ottima pianta da giardino da posizionare in luoghi luminosi e soleggiati. La fioritura di questa pianta, che produce dei piccoli fiori bianchi, continua sino all'autunno inoltrato dando ...

1 PIANTA DI DEUTZIA YUKI CHERRY BLOSSOM VASO 19CMCaducifoglia

Prezzo: in offerta su Amazon a: 14,9€
(Risparmi 0,42€)


L'annaffiatura

abelia1 L'annaffiatura deve essere modulata in base all'età dell'individuo . Infatti ogni età necessità di un diverso apporto di acqua . Le piante giovani hanno bisogno di una quantità maggiore di annaffiatura , è consigliabile effettuarle frequentemente . Se , invece , l'esemplare è adulto può reggere periodi siccitosi di media durata senza riportare per questo grossi danni . Durante il periodo che va da marzo fino ad ottobre le annaffiature possono ridursi sensibilmente , massimo una volta a settimana . Con l'arrivo dell'inverno diminuire ulteriormente le annaffiature . In quanto pianta sempreverde il periodo vegetativo dura per tutto l'anno quindi non interrompere mai del tutto le annaffiature . Fare attenzione ai pericolosissimi ristagni d'acqua .


Terreno e messa a dimora

Le abelie non hanno problemi di terreno . Riescono a vivere in modo dignitoso senza avere delle grosse risorse . Naturalmente una vita rigogliosa , cioè una fioritura abbondante ed uno sviluppo più fiorente si avranno solo con un terreno ricco di materia organica e drenato a dovere .

Nel mettere a dimora una abelia ricordarsi di preparare una buca ampia, ponendo sul fondo della sabbia a grana grossa, del buon terriccio bilanciato e del concime organico ben mescolati, in modo da favorire un attecchimento rapido.


La moltiplicazione

La moltiplicazione avviene quasi esclusivamente per talea e per propaggine . Le talee devono essere prelevate a giugno dalla pianta . La loro lunghezza non deve essere inferiore ai dieci centimetri . Per far ciò bisognerà usare molto affilato e sterilizzato . Quindi una volta prelevate almeno quattro talee bisognerà metterle a radicare in vasi riempiti con una miscela di torba e sabbia in parti uguali . Il terriccio così composto dovrà essere mantenuto sempre umido .

Questi vasi dovranno successivamente essere riposti in un luogo con temperatura di circa diciotto gradi .

L'altro metodo per effettuare la moltiplicazione dell'abelia è il metodo della propagine .

Il metodo della propagine si effettua flettendo e steccando le ramificazioni più lunghe e flessibili in direzione della terra . Una volta che il punto della pianta che è stata messa in contatto col terreno avrà radificato sarà pronta per vivere come individuo indipendente .

Si dovrà quindi separare la nuova pianta dalla madre . Le piante nate da entrambi i metodi di moltiplicazione dovranno essere messe a dimora dopo due anni di allevamento in vaso . L'impianto dovrà essere effettuato durante il periodo autunnale .


Malattie e avversità

L'abelia è un arbusto che spesso viene attaccato da numerose insidie provenienti sia dal mondo vegetale che da quello animale .

La specie fungina peggiore per questo arbusto è sicuramente il marciume radicale . Il marciume radicale colpisce le radici fino al colletto della pianta . Le radici tendono ad ingiallirsi e perdere la loro normale pelosità . Un sintomo chiaro di questa malattia è l'appassimentoe l'ingiallimento precoce delle foglie . I marciumi radicali sono dovuti ad un'eccessiva umidità del terriccio .

Usare del fungicida sistemico per combattere questo tipo di attacco .

Le specie animali che insidiano questa pianta sono sicuramente gli afidi . Gli afidi hanno una doppia azione negativa . Da una parte le foglie e quasi tutti gli organi della pianta vengono intaccate dall'altra viene prodotta melata che potrebbe attirare dei funghi . Usare degli antiparassitari ad ampiospettro .


Curiosità

abelia Dopo aver analizzato in maniera dettagliata quali sono le necessità dell’ Abelia, quali i metodi di coltivazione, le caratteristiche della pianta, il periodo di fioritura e le annaffiature che necessita, passiamo ora a scoprire qualche piccolo segreto sulla pianta.

La scoperta di questo genere di pianta appartenente alla famiglia delle Caprifoliaceae e nata dall'incrocio o ibridazione dell' Abelia chinensis con l' Abelia uniflora, risale al 1800. In questo periodo infatti un medico, recatosi in Cina per analizzare e studiare la flora del territorio scopri la pianta e le diede addirittura il proprio nome. Infatti il termine abelia deriva appunto da Clarke Abel, nome del medico che la scopri.


Abelia: Potare l'abelia

Per quanto riguarda la potatura dell'abelia, questa pianta non ha necessità di essere potata frequentemente. Il suo sviluppo naturale è infatti compatto e vigoroso e quindi si tratta di una pianta che mantiene in maniera abbastanza naturale una forma corretta e piacevole dal punto di vista ornamentale.

Tuttavia se ci piace avere in giardino piante ordinate e dalla forma più che regolare, possiamo potare l'abelia e cercare di darle una forma eccezionale. Per avere una crescita omogenea e mantenere una forma globosa, la pianta dovrà essere potata verso metà autunno.

Il taglio oltre a migliorare l'aspetto e la forma, contribuisce anche a dare maggior vigore alla pianta stimolandone la crescita ed il ricaccio.


Guarda il Video
  • abelia L'abelia è un genere che comprende 15-20 arbusti sempreverdi, o semi-sempreverdi, originari della Cina, del Giappone e d
    visita : abelia

COMMENTI SULL' ARTICOLO