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Ovviamente, con il tempo, anche il substrato migliore si deteriora e non riesce più a donare alla pianta gli elementi nutritivi di cui essa necessita, diventando quindi, oltre che inutile, anche dannoso per la salute della pianta stessa. Il substrato, infatti, è un elemento fondamentale affinchè la pianta possa crescere in completa salute, crescendo, alimentandosi e, di conseguenza, germogliando. Inoltre, oltre a non offrire più le sostanze alimentari necessarie, un substrato deteriorato aumenta le possibilità di contrarre malattie fungine.
Comunque, il rinvaso va effettuato soltanto quando la pianta da segni evidenti di necessitarne. Sono tre i casi in cui un' orchidea necessita di un rinvaso e, in questi casi, esso va effettuato con cura e immediatezza, in modo da evitare che la pianta si trovi in condizioni dannose per la sua salute. La pianta va rinvasata, quindi, quando: 1. è ormai troppo grande per essere ancora coltivata nel vaso in cui si trova. 2. Quando il terriccio è deteriorato ( potremo accorgercene dal fatto che rimane troppo umido e appiccicoso). 3. In caso di infestazioni da parte di muffe, funghi o altri parassiti dannosissimi all' orchidea. Generalmente, queste condizioni, specialmente la seconda, si viena a verificare ogni due anni, ma a volte è bene che il rinvaso avvenga una volta all' anno, come quando il substrato è di scarsa qualità o si effettuano frequenti innaffiature. Il periodo più idoneo per rinvasare una pianta di orchidee varia da specie a specie. Comunque, lo si può individuare semplicemente osservando la pianta: quando iniziano a spuntare le nuove radici è segno che la pianta sta incominciando la sua nuova stagione vegetativa. Generalmente, ciò avviene in primavera. Prima di procedere al rinvaso, è bene bagnare le radici dell' orchidea in questione almeno 24 ore prima del rinvaso, per renderle più morbide e districabili. Una volta estratta l' orchidea, è bene immergere le radici in una soluzione formata da acqua e fungicida ( le proporzioni ideali sono 1.5 ml ogni litro di acqua), per scongiurare il pericolo di malattie fungine. Successivamente, il vaso in cui si ha intenzione di coltivare l' orchidea va disinfettato con appositi disinfettanti ( vanno bene anche acqua e varrecchina).Sul fondo del vaso, si deve disporre poi uno strato di substrato composto da polistirolo o coccio, facendo però attenzione a non ostruire i fori di scolo, necessari per una buona aerazione e per evitare i ristagni. Se possibile, è bene dei fori laterali sul vaso, per aumentare l' ossigenazione delle radici. Successivamente, va aggiunto un altro strato del substrato scelto, adagiandovi sopra la pianta, su cui va poi versato il resto del substrato, senza asfissiare troppo la pianta. Dopo aver effettuato il rinvaso non si deve assolutamente annaffiare la pianta per almeno una settimana, così come è vietata la concimazione, anche se è bene vaporizzare le foglie. COMPO SANA - Terriccio specifico per le orchidee, Confezione da 5 litri Prezzo: in offerta su Amazon a: 11,95€ |
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In genere, il substrato è commercializzato al prezzo di 0.50 centesimi al litro. Calcolando che spesso lo si trova in confezioni da 10 litri, la spesa ammonta a circa 5 euro. Ovviamente, però, il prezzo varia anche in base alla composizione ed è possibile che arrivi a costare anche fino a 30 euro per 10 litri.
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