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Le orchidee del genere Miltonia sono le Miltonia propriamente dette, le “originali”; esse provengono dal Brasile e sono caratterizzate da pseudobulbi e foglie di colore verde, con gli pseudobulbi compressi ed ovali, con due foglie. La loro caratteristica è che sono piante da serra temperata.
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Le orchidee del genere Miltoniopsis sono invece le Miltonia provenienti dalla Colombia e dal Perù, ed in particolare dalle zone andine (quindi montane) di questi due paesi dell’America Meridionale. Esse vengono dette anche “del pensiero” perché hanno una certa qual somiglianza con le Viole del pensiero. Si presentano con pseudobulbi e foglie di colore variabile tra il blu, il grigio ed il verde chiaro; hanno pseudobulbi riuniti e con una foglia e sono fiori da serra fredda.
Entrambi i generi di Miltonia provengono dalle foreste temperate ed umide del continente americano, quindi per grosse linee desiderano lo stesso ambiente; ci sono però delle differenze soprattutto nelle temperature sopportate, ed in particolare la Miltoniopsis preferisce, essendo di serra fredda, temperature leggermente inferiori: di notte può scendere anche ad 8 gradi centigradi mentre di giorno può arrivare al massimo a 20 gradi centigradi. La Miltonia invece di giorno può arrivare a 25 gradi centigradi mentre di notte può scendere al massimo a 10 o 12 gradi centigradi. C’è da notare che la differenza di temperatura tra giorno e notte ci deve stare, perché si è notato che favorisce in modo particolare la fioritura. Queste due orchidee amano l’aria fresca e ricambiata, quindi deve esserci ventilazione; però non deve esserci una circolazione di aria fredda improvvisa che le danneggerebbe. Per quanto riguarda la luce, esse no amano l’esposizione diretta perché nel loro ambiente naturale sono coperte dalle piante più alte, però l’ambiente deve essere comunque abbastanza luminoso. La Miltonia richiede leggermente più luce della Miltoniopsis.
Il terreno per queste due orchidee deve essere morbido e spugnoso, dalla pezzatura abbastanza piccola, deve garantire una certa umidità sempre presente ma anche deve garantire buon drenaggio. Perciò, gli ingredienti che vi consigliamo maggiormente sono il bark, la gommapiuma, il carbone di legna, la perlite ed il polistirolo (comunque il bark in percentuale nettamente maggiore).
Per la messa a dimora di questa pianta bisogna ricordare che all’interno del vaso (che può essere come lo desiderate, ma non troppo grande) essa va sistemata in posizione decentrata, perché è a sviluppo simpoidale e quindi questa disposizione è ottima per farla crescere come preferisce. Per quanto riguarda il rinvaso, si consiglia di effettuarlo ogni anno perché sia la Miltonia che la Miltoniopsis hanno una crescita molto rapida soprattutto nelle radici e quindi si deve garantire altro spazio nuovo. Il periodo migliore per effettuarlo è la fine dell’inverno (quindi tra febbraio e marzo), appena prima che inizi la ripresa vegetativa.
Le annaffiature della Miltonia e della Miltoniopsis vanno effettuate tenendo presente che il substrato non deve asciugarsi mai del tutto; ciò vuol dire che la frequenza delle innaffiature dipenderà da quanto riuscirete ad osservare la vostra pianta e da quanto vorrete curarla. Indicativamente possiamo dire che più il vaso è piccolo e più le annaffiature dovranno essere frequenti in quanto si asciugherà prima, e viceversa. L’umidità da garantire deve essere del 60 – 70 percento, e si può raggiungere soprattutto con frequenti nebulizzazioni alla chioma.
Le radici della miltonia e della Miltonipsis sono simili alle altre orchidee; ciò vuol dire che sono fragili e devono essere maneggiate con molta cura in quanto un loro piccolo danno può compromettere la salute dell’intera pianta. In più, per quanto riguarda questi due generi particolari, possiamo dire che le radici risultano ancora più piccole e quindi ancora più delicate. Per contro, queste radici hanno un grande e rapidissimo sviluppo, tanto da richiedere rinvasi annuali.
In letteratura non ci sono molte testimonianze di riproduzione di questi due generi, in quanto in commercio si trovano soprattutto ibridi. Comunque, la loro riproduzione avviene certamente per divisione della pianta, operazione che in casa deve essere fatta con incredibile cura nella pulizia degli attrezzi.
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