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L'Orchidea Phalaenopsis è una pianta con struttura monopodiale, cioè cresce secondo un unico asse. Non richiede terreno per la crescita, in quanto in natura si sviluppa anche sulle rocce, ma sono sufficienti substrati inumiditi come il bark mischiato a polistirolo o gommapiuma. Attraverso le radici assorbe l'acqua che immagazzina solo nelle foglie, non possedendo bulbi. L'Orchidea Phalaenopsis richiede ambienti caldi, con temperature preferibilmente non inferiori a 15 gradi, e riesce a tollerarne anche di molto elevate se dispone della corretta umidità ed è posta al riparo dal sole. Essa cresce bene in ambienti interni e non ama le correnti di aria e l'irradiazione diretta, nonostante richieda abbondante luce che ne favorisce la vegetazione. Se l'Orchidea Phalaenopsis cresce in condizioni ambientali favorevoli può fiorire 2-3 volte in un anno con fioriture che durano anche diverse settimane.
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L'Orchidea Phalaenopsis richiede un'attenzione maggiore nell'utilizzo di concimi proprio perchè, a differenza delle altre piante, cresce su un substrato inerte e privo di nutrienti. Per questo motivo necessita di sistematiche fertilizzazioni nei periodi critici del suo ciclo vitale. Vanno somministrati concimi ricchi di azoto, potassio e fosforo, con prevalenza di azoto nella stagione primaverile per stimolare la ripresa vegetativa, di fosforo e potassio, invece, in quella autunnale. Durante il resto dell'anno i vari elementi vanno somministrati in proporzioni uguali. Questi fertilizzanti vanno disciolti in acqua e bisogna fare attenzione a bagnare il substrato prima di procedere alla concimazione per evitare sovradosaggi e gravi conseguenze fitosanitarie per l'Orchidea Phalaenopsis.
La maggior parte della patologie che possono colpire l'Orchidea Phalaenopsis sono perlopiù dovute ad un'errata applicazione delle tecniche di coltivazione. Infatti eccessi o difetti di irrigazione possono determinare rispettivamente caduta delle foglie o dei fiori. L'esposizione diretta a sorgenti luminose può determinare, in particolare se non ben asciutte, ustioni delle foglie che predispongono allo sviluppo di funghi con conseguente marciume. Tra le malattie parassitarie la più frequente è quella determinata da cocciniglie, piccoli acari infestanti che, una volta attecchiti, sono difficili da eradicare completamente. Prima di riccorere a insetticidi specifici, si può tentare di salvare l'Orchidea Phalaenopsis con l'impiego di alcool con cui detergere delicatamente le superfici vegetative colpite. Anche un rinvaso con una buona pulitura delle radici può dare ottimi risultati.
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