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Le orchidee mostrano una struttura tipicamente alata con 3 sepali superiori e 3 petali inferiori, uno dei quali si differenzia per dimensione in modo da riuscire ad attirare gli insetti impollinatori.Le foglie presentano una struttura intera e lineare, le radici, soprattutto nelle specie tropicali, sono aeree e presentano un velo che serve ad assorbire l'umidità atmosferica. Le specie europee e mediterranee invece sono prevalentemente terricole con radici sotterranee, costituite da bulbi. La riproduzione delle piante può avvenire per via sessuata o asessuata a seconda della specie. La riproduzione sessuata può avvenire con scambio fra fiori diversi oppure per autoimpollinazione. Quella asessuata invece può avvenire per moltiplicazione vegetativa dallo stesso bulbo o con la produzione di semi fertili.
Le esigenze climatiche variano a seconda della specie che si desidera coltivare oltre che alla fase biologica di vita della pianta. Le orchidee amano la luce, ma non devono essere esposte direttamente alla fonte luminosa. Da osservare la temperatura, dal momento che una temperatura troppo difforme da quella necessaria alla pianta potrebbe provocare deformazioni nelle foglie e nei fiori. Anche l'umidità può provocare problemi alla pianta, se eccessiva provoca la comparsa di macchie sui fiori, se bassa provoca ingiallimento e raggrinzimento. Per la specie con radici aeree è bene umidificare l'ambiente più che bagnare il terreno. In ambienti riscaldati e durante la stagione calda l'irrigazione deve essere effettuata da 2 a 4 volte la settimana, nella stagione fredda è sufficiente 1 volta a settimana.
Le orchidee preferiscono terreni che tendono verso l'acido, soffici e aerati, ma con pochi elementi minerali. Procedere scegliendo miscugli di torba, sfagno, foglie, radici di felci e terra di bosco. Questo miscuglio è da utilizzare soprattutto per le specie terrestri che necessitano di nutrienti, per quelle epifite serve solamente come sostegno. Le orchidee non necessitano di molti elementi nutritivi, per la concimazione si può utilizzare una miscela che contenga il doppio di azoto rispetto al fosforo e al potassio e si deve sostituire da un minimo di una volta ogni 7 giorni ad un massimo di una volta al mese a seconda della stagione e della specie. La potatura va effettuata per eliminare gli steli secchi quando necessario, le foglie e i fiori secchi devono essere eliminati quotidianamente.
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