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Il miglior terreno che possa aiutare la crescita della Cambria è composto da bark, torba di sfagno, agriperlite e materiali inerti (cortecce, fibre di cocco).La Cambria necessita di un rinvaso almeno ogni paio d'anni e il periodo più indicato è quando la pianta ha emesso il nuovo bulbo ed ha raggiunto una misura di almeno 5 cm. Inizialmente bisogna bagnare il terreno così da rendere le radici più elastiche. Da queste andrà eliminato tutto il vecchio substrato e vanno eliminate le parti morte. Queste vanno tagliate almeno 1 cm sopra la parte morta con delle forbici pulite e disinfettate con varechina. La superficie tagliata, inoltre, dev'essere trattata con fungicida.Se durante il rinvaso si sono effettuati tagli alle radici, allora sarà necessario attendere una settimana prima di iniziare l'innaffiatura che, comunque, andrà fatta con moderazione fin quando le radici non si siano riprese dal trauma.Il vaso nel quale coltivare la Cambria deve prevedere fori di drenaggio dell'acqua e prima del suo utilizzo dev'essere lavato e disinfettato. Quando si curano le orchidee è consigliato indossare guanti per evitare che le impurità delle nostre mani possano danneggiarle.
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In natura le orchidee non possiedono una grande quantità di elementi nutritivi e riescono a sopravvivere con i pochi elementi che riescono a trovare nell'acqua piovana e di ciò che trovano tra le cortecce degli alberi come materiale organico in decomposizione. Per questo la concimazione, nella cultura in appartamento delle orchidee, assume un ruolo fondamentale. La Cambria, quindi, prevede una concimazione estremamente regolare. Il concime va somministrato ogni tre settimane e si consigliano concimi liquidi del tipo NPK 20-20-20. Ovvero concimi bilanciati in azoto, potassio e fosforo. La dose consigliata prevede 0.5 gr di concime per litro d'acqua. La dose viene diminuita se si usa un substrato inerte. Per evitare bruciature, prima di somministrare il concime, è consigliato di bagnare prima il terreno.
La maggior parte delle patologie che colpiscono le orchidee sono legate a tecniche non adatte di coltivazione. Questo vuol dire che bisogna adottare numerose accortezze per preservare le orchidee. In caso di patologie non parassitarie possiamo individuare una serie di indicatori che ci possono avvertire su problematiche facilmente risolvibili.In presenza di cadute di foglie potremmo dover affrontare un eccesso idrico, quindi sarà necessario ridurre l'apporto di acqua. Mentre la caduta dei fiori indica il problema opposto e quindi la pianta necessita una maggiore irrigazione.Se la pianta mostra foglie poco lucide bisognerà provvedere ad aumentare l'umidità ambientale, magari con nebulizzazioni. Un eccesso di luce che colpisce una foglia di orchidea non asciutta comporta un'ustione della foglia stessa. Questo è molto pericoloso perché può portare all'attacco della pianta da parte di funghi.
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