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Il rapanello può essere coltivato a partire dalla fine della stagione invernale. Cresce molto velocemente potendo essere pronto già 30 giorni dopo la semina. Pertanto si sconsiglia di seminarlo in semenzaio potendo procedere direttamente a dimora o all'interno di un vaso. La semina avviene a spaglio oppure su file. Per evitare di far cresce troppi rapanelli potrebbe tornare utile unire una manciata di sabbia per una distribuzione più esigua di semi. Ben presto la piantina spunterà dal terreno e probabilmente saremo costretti a diradare tenendo solo i rapanelli distanziati di almeno 5cm uno dall'altro. Lo sviluppo del rapanello prevede che la parte superiore, colorata di rosso, esca parzialmente dal terreno. Si consiglia di seminare i rapanelli a scalare, potendo così disporre di un prodotto sempre fresco.
Il rapanello cresce bene in diversi tipi di terreno purché siano leggeri e ben drenanti. Se abbiamo deciso di destinare un appezzamento dell'orto alla coltivazione dei rapanelli, possiamo preparare con anticipo la terra arricchendola con del concime organico pronto e del compost casalingo. La vangatura dovrà essere effettuata lavorando la terra per almeno 35cm di profondità, in modo da lasciare un substrato in cui la parte sotterranea del rapanello, quella che andremo poi a mangiare, possa svilupparsi. All'occorrenza si può aggiungere del terriccio universale e della sabbia ricoprendo poi con altra terra. Dovremo verificare che le precipitazioni atmosferiche non formino ristagni idrici che potrebbero essere pericolosi per la coltivazione. Periodicamente sradicheremo le malerbe a mano o con una leggera sarchiatura superficiale.
Il rapanello cresce senza problemi a tutte le latitudini d'Italia. La coltivazione è molto semplice e si ottiene un buon raccolto anche senza particolari conoscenze di giardinaggio. L'esposizione ideale è al sole, con i raggi che arrivano per alcune ore della giornata. Durante la stagione estiva, se il clima è troppo caldo, potrebbe essere preferibile una collocazione a mezz'ombra. Con i mesi estremamente caldi sarebbe meglio sospendere la semina. Vista la velocità di crescita del rapanello si può coltivare molto in primavera e fare un'ultima semina in autunno, evitando così Agosto e disponendo comunque di rapanelli freschi raccolti precedentemente a scalare. Nel giro di appena un mese è molto difficile che la pianta si ammali o che venga attaccata da parassiti. Pertanto, nel caso in cui si notino macchie sulle foglie o altre anomalie, è raccomandato togliere i rapanelli e seminarne di nuovi.
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