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L'irrigazione va dosata bene per coltivare l'aglio con successo. Bisogna considerare prima di tutto che la parte commestibile è il bulbo. Annaffiando troppo rischieremo, oltre che di provocare pericolosi marciumi per la pianta, di far sviluppare eccessivamente la parte aerea a discapito proprio del bulbo. La scelta della collocazione è fondamentale. Per quanto riguarda la coltivazione in vaso sarà sufficiente inserire del terriccio universale ben sciolto, facilmente reperibile nei supermercati sugli scaffali dei reparti dedicati al giardinaggio e il fai da te. Per facilitare il drenaggio possiamo inserire sul fondo del vaso delle palline di argilla espansa o dei sassolini. Nel caso della coltivazione in pieno campo, invece, dovremo scegliere bene la zona dell'orto in cui le precipitazioni atmosferiche vengono assorbite bene.
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Se il nostro orto è fertile non sarà necessaria alcuna concimazione per coltivare l'aglio. In caso contrario dovremo preparare il terreno con un po' di anticipo rispetto alla coltivazione. Potremo aggiungere del concime organico acquistato nei negozi specializzati o dello stallatico maturo. All'occorrenza possiamo anche mettere del compost, preferibilmente di produzione naturale casalinga già decomposto. Quando il terreno sarà pronto andremo a sistemare gli spicchi ricoprendo con altra terra. È importante evitare il contatto diretto tra il concime e il bulbo, per questo è meglio aspettare un po' di tempo. Il terreno scelto sarà soffice e ben drenante, le radici potranno penetrare con facilità e il bulbo si svilupperà bene. Eventualmente si può aggiungere alla terra dell'orto un po' di terriccio universale pronto all'uso.
L'aglio può stare al sole ma resiste bene anche in zone dove l'irraggiamento diretto arriva per alcune ore della giornata. Si può coltivare l'aglio a tutte le latitudini d'Italia, dalla collina alla pianura. È una pianta resistente anche agli inverni più rigidi e, all'occorrenza, possiamo proteggere la base della pianta con un po' di pacciame naturale, composto di sfalci d'erba del prato o dell'orto e rametti o cortecce. Questi elementi, decomponendosi, garantiranno anche altre sostanze nutritive naturali. L'aglio può essere attaccato da malattie fungine e soprattutto da marciumi. È meglio evitare gli antiparassitari chimici tenendo lontani i parassiti con decotti d'erba. La maggior parte delle malattie che causano il marciume, arrivando addirittura a rovinare l'intero raccolto, sono dovute ad una cattiva irrigazione, di solito esagerata. Correggendo la pratica si dovrebbe prevenire il fenomeno.
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