Aglio coltivazione

Come irrigare l’aglio

L'aglio è una pianta che si trova ovunque, si sviluppa quasi dappertutto e si adatta ad ogni condizione climatica, senza avere bisogno di attenzioni specifiche. Molto importante per coltivarlo, è fornirgli un terreno molto ben drenato; questa pianta, infatti, come le altre bulbose, soffre in condizione di ristagno di acqua, rischiando di marcire. È una pianta che cresce anche in suoli non molto fertili, meglio se in prevalenza sabbiosi. L’aglio che viene coltivato in campo aperto non ha bisogno di essere irrigato frequentemente, di solito sono sufficienti le piogge. Solamente nei periodi estivi, nel caso non piovesse da molto, si consiglia di annaffiare per ottenere un prodotto di buona dimensione. Quando il bulbo si sviluppa, non bisogna più irrigare per evitare il formarsi di muffe o marciumi.
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Come coltivare l’aglio

Bulbi germogliati I bulbilli, dopo essere stati separati dal bulbo, vanno piantati a temperature superiori ai sette gradi, in un ambiente abbastanza umido. Vanno piantati con la punta verso l'alto, ad una profondità di tre centimetri in file parallele, mantenendo una distanza di dieci centimetri tra un bulbillo all'altro. Il momento migliore dell'anno per piantarli è quello invernale o primaverile, se ci troviamo in zone con un clima freddo. Il bulbillo stesso, dà il nutrimento necessario alla pianta, quindi più le dimensioni saranno grandi e maggiore sarà lo sviluppo. Nel momento in cui le foglie cominciano a seccarsi, il bulbo è maturato ed è possibile estirpare la pianta. È tradizione che le cime siano intrecciate fra loro, formando le tipiche collane. Essendo una pianta poco esigente è possibile coltivarla anche in una cassetta sul terrazzo di casa.

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Concimazione e consociazione dell’aglio

Piante aglio La concimazione dell’aglio va fatta utilizzando concimi minerali perché quelli di origine organica potrebbero causare marcescenze delle radici. Per questo motivo, durante la coltura precedente, è consigliabile concimare con prodotti organici. Il fosforo e il potassio vanno somministrati nella terra prima della semina, l'azoto invece, va somministrato durante la coltivazione. Nell’orto l’aglio è ottimo da consociare a diversi ortaggi essendo un antiparassitario naturale e per questo molto usato nelle coltivazioni biologiche. Bisogna solamente farlo ruotare senza ripiantarlo nello stesso posto. Agisce da repellente verso molti parassiti delle piante, mantenendo però gli insetti utili alle piante. oltretutto, grazie alle sue proprietà antibatteriche, funge da difesa naturale prevenendo le malattie.


Aglio coltivazione: Possibili malattie e rimedi

Aglio marcio Nonostante le sue proprietà antibatteriche, l’aglio potrebbe essere colpito da alcune malattie come, ad esempio la peronospora. Questa malattia si presenta creando macchie sulle foglie e bisogna fermarla con il rame prima che arrivi ai bulbi. Un’altra malattia diffusa è la cosiddetta ruggine, si presenta sempre con macchie gialle e va contrastata con il rame. Potrebbe capitare che i bulbi marciscano a causa di funghi o dai ristagni idrici, vanno evitati entrambi controllando le irrigazioni. La muffa bianca potrebbe comparire formando una patina bianca sulle foglie. Ha un parassita rappresentato dalla mosca dell’aglio che, deposita le uova sui bulbi e le larve ne divorano la tunica esponendoli ad infezioni e malattie come la batteriosi. Questo parassita si riproduce anche tre volte l’anno.


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