La preparazione del terreno per la coltivazione delle fave può avvenire durante tutto l'anno. La scelta è altamente dipendente dalla condizione climatica della zona in cui ci si trova. Considerando che la fava, generalmente, non predilige il caldo, nelle zone in cui il clima ha carattere temperato è preferibile iniziare la preparazione in autunno (così come la semina) in modo da raccogliere i frutti durante l'inverno. Viceversa, nelle zone fredde, è meglio preparare il tutto durante la primavera e approfittare della raccolta nel periodo estivo. Per la coltivazione non occorre un terreno che abbia delle caratteristiche speciali. Meglio se ha, comunque, un buon drenaggio, se non vi sono ristagni dell'acqua, se è ricco di calcio nonostante non debba essere particolarmente fertile. Per la preparazione vera e propria si zappa fino a 40 centimetri di profondità.
Pinkdose erbe Piante per coltivare - Aglio Erba cipollina seme semi Prezzo: in offerta su Amazon a: 7,99€ |
La semina e la crescita sono i passi successivi nella coltivazione delle fave. Laddove fa caldo il momento migliore per seminare è quello autunnale. Dove fa freddo, invece, meglio effettuare tale operazione nelle primissime fasi della primavera. La semina delle fave avviene direttamente in quello che sarà il terreno che le ospiterà per tutto il loro ciclo di vita. Vi è una collocazione definitiva, senza spostamenti successivi. Per la semina è necessario realizzare, sul terreno precedentemente preparato, una serie di filari che distino 80 centimetri uno dall'altro. Occorre, poi, realizzare delle buche profonde qualche centimetro ed inserire in ognuna almeno 3 semi, tenuti preventivamente a bagno per 2 giorni. Dopo aver ricoperto, bisognerà irrigare. Le piantine spunteranno dopo 15 giorni circa.
La fase di raccolta delle fave è l'ultima fase della loro coltivazione. La raccolta delle semine effettuate in primavera (ovvero dove fa più freddo) inizia dopo circa 3 mesi. Decisamente più lungo risulta essere il ciclo produttivo per tutte quelle semine avvenute, invece, in autunno (nelle zone climatiche più calde), dove questa fase può arrivare ad una durata massima di anche sei mesi. Per il consumo del prodotto fresco, la fase di raccolta va effettuata quando i baccelli non sono ancora del tutto maturi. In questo modo essi risulteranno davvero tenerissimi e saranno caratterizzati da una maggiore dolcezza. Per il consumo a secco, si procede direttamente estirpando l'intera pianta e ponendola in luogo aerato. La sgranatura, poi, si effettua quando la pianta sarà diventata secchissima.
COMMENTI SULL' ARTICOLO