Coltivazione fagiolini

Caratteristiche e varietà di fagiolini

I fagiolini fanno parte della specie Phaseolus vulgaris, cioè il fagiolo, di cui viene consumato il baccello ancora tenero, con i semi interni appena accennati. È una pianta annuale rustica e ne esistono di rampicanti, che raggiungono anche i 3-4 metri d'altezza, e di nane. i fiori sono generalmente bianchi o violetti. Ci sono molte diverse varietà come la più diffusa Boby, col baccello lungo verde intenso, cilindrico, ed i Cornetti che hanno sempre forma cilindrica ma sono curvi. Abbiamo inoltre le varietà piatte (piattoni). I fagiolini possono essere, oltre che di colore verde, anche gialli e viola. Sono facili da coltivare, soprattutto nelle zone con climi temperati. La semina all'aperto si effettua ad aprile e maggio. Si raccolgono quando sono ancora immaturi, prima che i semi dentro al baccello diventino troppo grandi.
Fagiolini verdi appena raccolti

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Coltivazione fagiolini: terreno e temperature

Una pianta di fagiolini La coltivazione dei fagiolini richiede un terreno fertile, ben drenato e non eccessivamente ricco di argilla, ed un posizionamento in un punto soleggiato. Sono preferibili i terreni freschi, di medio impasto, profondi e abbastanza poveri di calcio, che può produrre semi troppo duri, e con pH tendente al neutro. È possibile ottenere buoni raccolti anche su terreno un po' sabbioso, a condizione che sia garantita un'adeguata irrigazione, e su terreno argilloso, assicurando un efficiente drenaggio dell'acqua in eccesso. La germinazione dei fagiolini avviene ad una temperatura non inferiore ai 10°C. Durante le fasi di sviluppo e fioritura le temperature ideali sono 24-28°C di giorno e 15-16°C di notte. La pianta deve sempre essere ben illuminata ed al riparo dal troppo vento. Il gelo tardivo è fatale per i fagiolini. L'utilizzo di protezioni, come tunnel e serre fredde, permettono coltivazioni anticipate e produzioni fuori stagione.

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Tecniche di semina dei fagiolini

Piante di fagiolini sostenute da cavalletti La semina si effettua all'aperto, nei mesi di aprile e maggio, circa 15 giorni dopo aver concimato il terreno. Nel caso delle varietà di piante nane, dopo la prima semina bisogna continuare a seminare a scalare, ad intervalli di un mese, fino a luglio. Questo perché, al contrario di quelle a portamento rampicante, sono piante con ciclo produttivo assai breve. Il pisello va seminato scavando solchi profondi al massimo 4-5 cm. Per la varietà nana la distanza tra le file è di 40-60 cm mentre per le rampicanti sarà di 70-120 cm. Nella fila le piante vanno distanziate di circa 3-4 cm per le nane e 15-20 cm per le rampicanti. È consigliabile annaffiare i solchi prima di seminare, per favorire la germinazione. Occorre inoltre tener presente che le rampicanti sono più robuste e per questo richiedono un terreno più fertile, oltre ad un sostegno su cui svilupparsi. A giugno è bene utilizzare una pacciamatura di torba o paglia.


Irrigazioni e strutture di sostegno per i fagiolini

Piante di fagiolini con rete di sostegno Una volta che le piantine saranno consolidate non sarà più necessario innaffiare fino alla crescita dei fiori, perché l'eccesso d'acqua porterebbe ad un maggiore produzione di fogliame, a scapito dei baccelli. Durante la fioritura l'irrigazione deve riprendere con attenzione, in quanto la pianta è sensibile allo stress idrico. Saranno anche molto utili le sarchiature, che assicurano la buona aerazione delle radici e l'eliminazione delle infestanti. La coltivazione dei piselli rampicanti prevede l'uso di tutori come canne o pali di legno, alti 2 o 3 metri. Se ne può sistemare uno per ogni pianta, ottenendo anche una migliore circolazione dell'aria. Un altro sistema è quello a spalliera, che consiste nel raccordare i pali con fili di ferro fissati a solidi tutori inseriti alle estremità dei filari, oppure a cavalletto. L'utilizzo, inoltre, di reti di plastica, robuste e pratiche, distese in verticale nel senso dl filare, è sempre più diffuso.



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